Le forze antiterrorismo britanniche sono state costrette a rivelare la politica segreta governativa in materia di intercettazioni .
Ad ottenere le rivelazioni è stata l’ azione legale portata avanti da una serie di organizzazioni nazionali di pressione per le libertà civili tra cui Privacy International, Liberty, Amnesty International, American Civil Liberties Union (ACLU) e la Pakistana Bytes for All . In particolare, Charles Farr, Direttore generale dell’ Office for Security and Counter Terrorism di Sua Maestà, ha spiegato che le intercettazioni indiscriminate di ogni utente Facebook, Twitter, YouTube e Google nel Regno Unito sono permesse in quanto considerate “comunicazioni esterne”.
È la prima giustificazione del quadro legale del programma di intercettazione TEMPORA messo in atto dal controspionaggio della Regina, svelato dalle rivelazioni dell’ex spia NSA Edward Snowden: dato che si tratta di comunicazioni che passano attraverso piattaforme web con base negli Stati Uniti – si legge nel comunicato di Farr – sono considerate “esterne” anche se chiamano in causa solo cittadini britannici.
Si tratta di una distinzione fondamentale in quanto secondo il Under theRegulation of Investigatory Powers Act ( RIPA ), la legge che nel paese regola i poteri di intercettazione delle istituzioni, per le comunicazioni interne le autorità hanno bisogno di un mandato specifico e legato ad una singola persona o indirizzo, nonché a delle prove , cioè ragioni sufficienti per un sospetto.
Al contrario, per le intercettazioni esterne tali paletti non ci sono e possono essere condotte intercettazioni indiscriminate, anche in assenza di prove preliminari.
Claudio Tamburrino