UK, marito e moglie si spiano via SMS

UK, marito e moglie si spiano via SMS

Secondo uno studio britannico, nelle coppie sposate dell'isola c'è chi spia SMS ed email del partner alla ricerca di prove della sua infedeltà
Secondo uno studio britannico, nelle coppie sposate dell'isola c'è chi spia SMS ed email del partner alla ricerca di prove della sua infedeltà

Nel Regno Unito serpeggia la sfiducia tra le coppie sposate, almeno secondo uno studio pubblicato nei giorni scorsi: dalla ricerca emerge che un suddito su cinque di Elisabetta II spia di nascosto SMS ed e-mail del partner, per scoprire eventuali flirt, scappatelle e tradimenti. La tecnologia fa l’uomo 007, anche se non al servizio di Sua Maestà.

Per questo studio che ha portato alla luce una diffusa condizione di diffidenza si è scomodata addirittura la prestigiosa Università di Oxford con il suo Oxford Internet Institute . La ricerca si intitola Il ruolo di Internet nelle coppie sposate del Regno Unito e ha lo scopo di analizzare i risvolti sociali delle nuove tecnologie di comunicazione in ambito familiare.

L’istituto, attraverso la società di ricerche di mercato ICM Research , ha contattato un campione di 6012 utenti coniugati (il panel è formato da un solo componente di una coppia), fornendo un questionario da compilare. Per ogni utente che ha completato il questionario è stato poi contattato il rispettivo coniuge, a cui sono state sottoposte le medesime domande.

Ne è risultato un campione definitivo – ritenuto rappresentativo della popolazione del Regno Unito – composto da 2401 individui e 929 coppie, da cui è emerso che il 20% degli utenti sposati ha ammesso di leggere gli SMS e i messaggi di posta elettronica del proprio coniuge e il 13% ne spia addirittura la cronologia del browser, alla ricerca di indizi e prove circa la sua eventuale infedeltà.

Il risultato non deve suscitare stupore: tutto il mondo è paese. Lo dimostrano due vicende italiane di “spionaggio familiare”, una che ha visto coinvolto un padre che spiava gli SMS dei propri figli , e un’altra – di proporzioni più vaste – che ha visto coinvolte 13 persone, indagate dalla Guardia di Finanza di Torino perché si erano dotate abusivamente di dispositivi di intercettazione per spiare le comunicazioni dei cellulari.

D’altronde, con soluzioni che permettono di recuperare dalle SIM persino gli SMS cancellati , la privacy dei dati che passano da un telefono cellulare è sempre più compromessa. Il rimedio? Non avere nulla da nascondere. Oppure non custodire i propri segreti in un cellulare. O ancora, procurarsi soluzioni sicure come SMS007 .

Dario Bonacina

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Pubblicato il
10 apr 2008
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