Roma – L’ultimo miglio si è aperto, le dighe hanno ceduto; come fiumi in piena, a lungo trattenuti dall’ex monopolio Telecom , le società concorrenti si affrettano ad affluire verso il “paradiso dell’unbundling”. Un’importante rivoluzione nella telefonia italiana è in corso, silenziosa ma graduale e, si spera, inarrestabile.
COLT, società di telecomunicazioni specializzata nella fornitura di backbone e servizi di banda larga, ha stretto un accordo definitivo con Telecom che gli assicura lo sfruttamento dell’ultimo miglio con tecnologia a banda larga SHDSL.
In un precedente articolo avevamo annunciato le mosse future di Colt, che si preparava a questo passo da mesi. Sarà possibile quindi affidare il proprio Local Loop (la rete locale dell’abitazione) a COLT, senza cambiare numero telefonico; i clienti COLT, inoltre, non dovranno comporre alcun prefisso per chiamare questo operatore, grazie al carrier preselection.
Dopo aver annunciato la firma del contratto, l’azienda non ha perso tempo: ha subito lanciato l’offerta COLT Accelerator, che mette a disposizione per sole aziende nell’area di Milano, Roma e Torino, una connessione SHDSL (da un megabit).
L’unbundling del local loop è ormai avviato in modo definitivo: COLT è solo la ultima, per adesso, delle società che si sono accordate con Telecom; già altre compagnie, come Wind e Infostrada hanno varcato questa soglia. Alcune di loro, come Albacom, lo hanno fatto polemicamente, perché “in mezzo” c’è proprio la questione della banda larga su cui gli operatori concorrenti hanno, come noto, aperto un “conflitto” con l’ex monopolista.