Roma – Telecom Italia ha reso noto di aver messo a disposizione degli altri operatori di telefonia fissa, dal 3 agosto scorso, le prime 150 centrali. Un primo passo per la liberalizzazione dell’ultimo miglio che consentirà di fatto ad altre compagnie di portare nelle case degli utenti che ne fanno richiesta una linea non di Telecom Italia.
L’ex monopolista, che sta ottemperando a quanto imposto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni , prevede di rendere disponibili entro la fine del mese di agosto altre 220 centrali. Il primo “lotto” prevedeva infatti che fossero rese disponibili agli operatori che ne avessero fatto richiesta un totale di 432 centrali, che saranno totalmente disponibili solo entro il prossimo ottobre.
Gli spazi consegnati il 3 agosto sono quindi disponibili per gli operatori che hanno già regolarizzato il rapporto contrattuale con Telecom Italia per l’accesso ai locali e riguardano, come detto, 150 centrali di cui 120 nelle principali città italiane. Di queste, 20 sono localizzate a Roma, 20 a Milano, 15 a Napoli e 18 a Torino.
I tempi più lunghi necessari per la liberalizzazione delle centrali che verranno consegnate a fine agosto e quelle che potranno essere sfruttate solo entro ottobre sono da attribuire, secondo Telecom Italia, alla necessità di permessi e di autorizzazioni che in alcuni casi richiedono più tempo di quanto non fosse stato stimato in precedenza (come ad esempio le concessioni edilizie nelle zone sismiche).
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SAR - Specific Absorption Rate
Non è bellissimo? Basta leggere il SAR sul cellulare così sapremo subito quanto tempo ci metteremo a beccarci il tumore...AnonimoRe: SAR - Specific Absorption Rate
Credo che la gente intelligente e informata sappia già quanto ci mette a beccarsi un tumore usando un cellulare.Cmq non è solo un problema di cellulari, ci sono anche quei cazzo di ripetitori che rovinano la vita di decine di persone che non usano il cellulare.Sta succedendo la stessa cosa che avenne con le sigarette. Viva la politica americana: prima i soldi poi la salute (degli altri)AnonimoRe: SAR - Specific Absorption Rate
> Credo che la gente intelligente e informata> sappia già quanto ci mette a beccarsi un> tumore usando un cellulare.> > Cmq non è solo un problema di cellulari, ci> sono anche quei cazzo di ripetitori che> rovinano la vita di decine di persone che> non usano il cellulare.> > Sta succedendo la stessa cosa che avenne con> le sigarette. > Due coseLa prima e' che nessuno ti obbliga ne' a fumare, ne' tantomeno ad acquiastare un cellulare.E la causa maggiore di morte in italia e' l'alcool, sia diretta che indiretta.Alcool che e' monopolio dello stato italiano.La seconda e' che non c'e' prova che il cellualre provochi il cancro.Le onde emesse sono le stesse del microonde ma a frequenze e potenza molto piu' basse.Se fossero pericolose, quanti tumori avrebbero provocato i microonde?CiaoAnonimoRe: SAR - Specific Absorption Rate
Per tua informazione i microonde sono schermati fino all'inverosimile.Il cellulare ha qualche schematura?che mi risulti non ne ha nessuna, anche perchè se ne avesse non potrebbe communicare.AnonimoRe: SAR - Specific Absorption Rate
E' purtroppo questa la fobia della gente poco informata che si scaglia contro cio che e' "mistero".... bello!!!Ma se si iniziasse a bere di meno e fumare ancora meno...L' esposizione al sole pensi che non abbia gli stessi effetti dei cellulari con 2KW/m??? forse peggio...AnonimoRe: SAR - Specific Absorption Rate
- Scritto da: Ang> E' purtroppo questa la fobia della gente> poco informata che si scaglia contro cio che> e' "mistero".... bello!!!non è mistero che le radiazioni facciano male, si sa dal 1950 (se non da prima).> Ma se si iniziasse a bere di meno e fumare> ancora meno...Uno che beve fa male solo a se stesso. Uno che fuma non lo può fare in luoghi pubblici.> L' esposizione al sole pensi che non abbia> gli stessi effetti dei cellulari con> 2KW/m??? forse peggio...L'esposizione al sole la si può decidere, e ci si può proteggere con creme e occhiali da sole.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 8 ago 2001Ti potrebbe interessare