UMTS, ecco come funzionerà

UMTS, ecco come funzionerà

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha preparato il regolamento della gara e del servizio UMTS. Obbligo di roaming tra tutti gli operatori. Intanto Soru mena fendenti sul ministro Cardinale
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha preparato il regolamento della gara e del servizio UMTS. Obbligo di roaming tra tutti gli operatori. Intanto Soru mena fendenti sul ministro Cardinale


Napoli – Atteso da molti e invocato da alcuni è arrivato ieri il regolamento dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni relativo alla gara per l’assegnazione delle licenze UMTS, i servizi di ultrabanda wireless.

Il regolamento, che sarà valutato nelle prossime ore dall’ Antitrust , prevede che le licenze siano assegnate tenendo presenti quattro ordini di priorità: gli aspetti tecnici dell’offerta sia sul piano dei servizi che su quello delle infrastrutture; il valore economico dell’offerta che dovrà essere compreso tra 350 e 550 miliardi di lire; la qualità del progetto industriale e i suoi effetti sul piano occupazionale.

Sul piano tecnico, l’Authority ha stabilito che tra gli operatori UMTS ci sarà obbligo di roaming e di condivisione, entro certi parametri, anche delle infrastrutture. Sono aperte, per il futuro, le possibilità di estensione delle frequenze per l’apertura a nuovi servizi. Il diritto di roaming sarà comunque riconosciuto soltanto agli operatori che avranno operato per coprire in proprio almeno il 10 per cento della popolazione.

Intanto Renato Soru, boss di Tiscali e socio del candidato UMTS Andala, ha risposto alle osservazioni di ieri del ministro Salvatore Cardinale sull’impossibilità di concedere una licenza ad un “operatore virtuale”. Secondo Soru, che ha specificato di tenere alla licenza pur non ritenendola fondamentale per lo sviluppo di Tiscali, “il mobil virtual network operator esiste già in tutti gli altri paesi europei, non vedo perché in Italia ci si debba scandalizzare”.

“Abbiamo sempre sostenuto – ha continuato Soru – che la nostra sarà una rete aperta, così da poter essere utilizzata in modo non esclusivo, ma da chiunque voglia offrire i propri servizi attraverso la rete Andala. Le licenze telefoniche, compreso quella UMTS, sono una risorsa scarsa e ne stiamo quindi chiedendo una non da soli ma insieme ad altri importanti partner”.

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Pubblicato il
16 mar 2000
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