Un chip Intel amico delle batterie

Un chip Intel amico delle batterie

Il colosso di Santa Clara sta per lanciare un nuovo modello di processore XScale in grado di consumare meno e offrire più prestazioni. In arrivo anche un chip dedicato ai telefoni cellulari di nuova generazione
Il colosso di Santa Clara sta per lanciare un nuovo modello di processore XScale in grado di consumare meno e offrire più prestazioni. In arrivo anche un chip dedicato ai telefoni cellulari di nuova generazione


Santa Clara (USA) – A quasi un anno di distanza dalla loro prima introduzione sul mercato, Intel sta per rilasciare un nuovo modello di processore XScale, il PXA255, che promette di diminuire i consumi energetici e incrementare le prestazioni.

I chip XScale sono basati sull’architettura ARM e si rivolgono al mercato dei dispositivi embedded: in particolare quello di hand held, PDA e smartphone.

Il nuovo chip, erede diretto del PXA250 presentato lo scorso anno , raggiunge le stesse frequenze di clock dell’attuale generazione di chippetti a basso consumo – 200 MHz, 300 MHz e 400 MHz – raddoppiando però la frequenza di clock del bus, che passa da 100 MHz a 200 MHz.

Il chipmaker ha già rilasciato i primi campioni del chip ai propri partner e prevede di commercializzarli a partire dalla fine di questo trimestre.

Intel ha spiegato che alcuni miglioramenti nell’architettura del PXA255 permettono a questo chip di consumare meno energia e contribuire ad allungare l’autonomia di dispositivi come i computer hand held.

Alcuni analisti sostengono che oggi i PDA sono spesso visti dagli utenti più come dei gadget affascinanti che dei veri strumenti di lavoro, e questo a causa della loro ancor esigua potenza di calcolo, della scarsa disponibilità di infrastrutture di connettività wireless e di applicativi per la produttività.

Intel sembra voler ovviare a tutto ciò incrementando le prestazioni dei chip embedded, dimezzando i consumi e rendendo possibile far girare, sui computer hand held, software aziendale per l’interfacciamento ai database e funzionalità complesse come il riconoscimento vocale e la connettività wireless.

Un’altra caratteristica dei processori XScale è quella di essere dei system-on-a-chip e di integrare, in un unico chip costruito con tecnologia a 0,18 micron, un controller LCD, un controller della memoria ed il supporto per le espansioni e le interfacce di comunicazione. Funzionalità, queste, che fino ad oggi richiedevano, in genere, l’utilizzo di più componenti separati.

Intel pensa che il mondo dei dispositivi mobili – come PDA, smart phone, Web pad e simili – abbia bisogno, anche dal lato hardware, di una veloce standardizzazione. Il colosso spera di ripetere il colpaccio che gli riuscì 20 anni fa con il PC: fare in modo che l’intero settore mobile si appoggi sulla propria architettura e sui propri standard. Il chipmaker, insieme alla compare di sempre, Microsoft, culla dunque il sogno di ristabilire il duopolio Wintel anche nel fertilissimo mercato dei dispositivi wireless.

Intel sta anche lavorando su di un chip specificamente pensato per i telefoni cellulari, conosciuto con il nome in codice di Manitoba, che dovrebbe essere annunciato verso la fine dell’attuale trimestre. Manitoba combina un processore XScale con un DSP (digital signal processor) all’interno di un singolo chip e potrà essere utilizzato dai produttori di telefoni mobili per aggiungere capacità wireless e multimediali ai loro prodotti.

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Pubblicato il
30 gen 2003
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