Un giorno da blog da conservare per sempre

Un giorno da blog da conservare per sempre

Singolare iniziativa storica del National Trust e della British Library nel Regno Unito. Per conservare la memoria di un giorno d'oggi
Singolare iniziativa storica del National Trust e della British Library nel Regno Unito. Per conservare la memoria di un giorno d'oggi

Un blog per il futuro, per leggere domani chi eravamo ieri, i nostri martedì. Arriva dal Regno Unito questa particolare iniziativa: è stato chiesto a centinaia di migliaia di sudditi di scrivere una pagina sulla propria giornata, anzi su un qualsiasi martedì. Il tutto verrà conservato dalla British Library , la biblioteca centrale nazionale britannica.

Ogni cittadino britannico può fornire il proprio contributo semplicemente attraverso il sito web dedicato alla campagna. Ognuno vi può partecipare, basta inviare un resoconto dalle 100 alle 1000 parole del proprio martedì.

Per avere uno spaccato ideale della società britannica attuale, sono stati chiamati in causa anche i più piccoli: ad alunni e docenti di circa 29000 scuole è stato chiesto di raccontare un qualsiasi martedì, tra lezioni, compiti e svago. Ma non è solo ai sudditi in patria che l’idea è rivolta: infatti è stata richiesta la collaborazione degli alunni della Dubai British School che forniranno un contributo utile a capire la vita degli emigrati in Dubai.

Il curioso progetto britannico è patrocinato dal National Trust ed è un progetto ispirato alle ricerche storiche condotte nel corso della Seconda Guerra Mondiale e da allora ad oggi per ricostruire la quotidianità dei popoli d’Europa. Il nome dell’iniziativa è One day in History project e avrà tra i suoi “blogger” anche nomi ben noti in UK, come quelli degli attori Stephen Fry e Derek Jacobi e lo scrittore Bill Bryson , oltre ad ogni cittadino britannico che voglia partecipare al progetto.

“Vogliamo che questo giorno abbia il proprio posto nella storia e sia un’istantanea della vita quotidiana all’inizio del 21esimo secolo” dichiara al Sunday Times Fiona Reynolds, direttore generale di National Trust.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
17 ott 2006
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