Un gol, e il cellulare trema

Un gol, e il cellulare trema

Un sistema per seguire le partite senza neppure guardare lo schermo. Solo col tatto. Un espediente vibrante che presto potrebbe arrivare sul mercato
Un sistema per seguire le partite senza neppure guardare lo schermo. Solo col tatto. Un espediente vibrante che presto potrebbe arrivare sul mercato

Roma – Altro che Brasile e Italia, la vera patria dei tifosi sfegatati che non si perdono neppure un’azione della loro squadra del cuore è indubitabilmente la Svezia . Lì, infatti, è stato sviluppato grazie al contributo di due istituti di ricerca un nuovo meccanismo che consente di seguire una partita di calcio senza neppure tenere gli occhi sullo schermo: una via di mezzo tra il braille e la videocronaca in differita, che gli ideatori sperano di poter portare presto sui telefonini di mezzo mondo.

L’ invenzione è il frutto del lavoro di quattro persone: Li Liu, Haibo Li e Shafiq ur Réhman dell’ Università di Umea , uniti nei loro sforzi a Jiong Sun dei laboratori Ericsson di Stoccolma. Il risultato del loro impegno, che verrà presto pubblicato sulle pagine della rivista IEEE Transactions on Multimedia è un algoritmo in grado di seguire le evoluzioni del pallone sul rettangolo di gioco, all’inseguimento dei cross in area e pure delle marcature. Per ciascun episodio di gioco un feedback tattile diverso, così da permettere a tutti di seguire l’evoluzione dell’incontro mentre si è impegnati (?) a fare altro.

Il campo di calcio regolamentare ha dimensioni comprese tra 45 e 90 metri di larghezza e 90 e 120 metri di lunghezza: la sua area, per consentire al software in questione di funzionare, viene divisa in 5 zone, due riferite alle aree di rigore, due alle tre-quarti e una al centrocampo, così da fornire informazioni specifiche rispetto a dove si sta svolgendo il gioco. Il centro dell’azione è, ovviamente, il pallone : compito dell’utente “centrare” l’analisi del dispositivo su quell’oggetto, che poi verrà seguito durante l’intera partita associando le sue evoluzioni alle diverse situazioni di gioco.

Un calcio al pallone ne modifica la traiettoria e la velocità, e a seconda della parabola descritta e della zona dove si svolge l’azione il sistema dovrebbe essere in grado di “misurare” l’importanza dell’azione. A ciascun tipo di evento fissato, ad esempio persino ad ogni calcio, il software restituisce un feedback tattile : vibrazioni diverse per zone ed eventi diversi, con la possibilità persino di rilevare i gol.

A quel punto, il tifoso che non potesse attendere di tornare a casa per gustarsi le highlight, la sintesi o semplicemente la sua videoregistrazione della partita, avvisato della marcatura non dovrebbe fare altro che afferrare il suo vibrante cellulare e gustarsi il replay dell’azione. Un modo, spiegano i ricercatori, anche per ottimizzare la banda sfruttata dall’applicazione: invece di inviare in streaming l’intera partita, ci si potrebbero gustare solo le azioni salienti. Con somma gioia anche della bolletta.

Ma è soprattutto la capacità effettiva del feedback a vibrazioni che entusiasma i ricercatori: “La vibrazione può offrire un canale di trasmissione di informazioni codificate privato e molto efficiente, più degli SMS” spiega un soddisfatto Réhman. Tuttavia, prosegue, “progettare uno schema intuitivo di vibrazioni per rappresentare le dinamiche situazioni di gioco, quello è senz’altro uno dei nodi cruciali per rendere la tecnica vibrotattile realmente utile e facile da usare per gli utenti”.

Naturalmente i ricercatori svedesi ritengono di essere sulla buona strada: i primi test condotti su alcuni volontari sembrano aver confermato la validità della teoria, tanto da spingere i quattro a promuovere la nascita di una spin-off commerciale per sfruttare il principio. In futuro i quattro puntano ad ampliare il concetto a occhi e orecchie , mirando probabilmente ad espandere il meccanismo del feedback aptico per tentare di rendere più coinvolgente l’esperienza di chi guarda una partita di calcio in televisione.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
3 nov 2008
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