Sono dati significativi quelli registrati dal brand di ricerca e analisi comScore relativi al flusso di utenti unici su Internet: nel solo mese di dicembre 2008, in tutto il globo i netizen connessi al web hanno superato il miliardo. Come prevedibile, il picco di utenti è stato registrato nella zona comprendente Asia e Pacifico, seguita a distanza dall’Europa e dal Nordamerica.
I dati mostrano come sia la Cina ad appropriarsi della leadership, con un numero di utenti connessi che sfiora i 180 milioni ed uno share del 17,8%. Seguono gli Stati Uniti con 163 milioni di netizen e il 16,2% degli utenti totali, con il Giappone che si aggiudica il terzo posto sfiorando i 60 milioni di utenti. A seguire, quasi appaiate, Germania e Regno unito, rispettivamente con 36,9 e 36,6 milioni di utenti. Dodicesima l’Italia, con un numero di utenti connessi prossimo ai 21 milioni ed uno share del 2,1%, preceduta da Corea del Sud, Brasile, Russia, India e Francia.
Una classifica del genere non può che vedere il concentrarsi di una maggiore densità nella zona asiatica e del Pacifico, che da sola detiene un valore pari al 41,3% dello share complessivo. A seguire, l’Europa con uno share del 28%, il Nordamerica con il 18,4% e il Sudamerica con il 7,4%. Ultimo posto in classifica per la zona relativa al Medioriente e all’Africa, con solo il 4,8% dell’utenza complessiva.
“Sorpassare il miliardo di utenti globali costituisce un significativo punto di riferimento nella storia di Internet. È un monumento alla crescente comunità globale unificata in cui tutti viviamo e serve anche a ricordarci quanto si vanno abbattendo le barriere tra i popoli” commenta Magid Abraham, CEO di comScore. “Il secondo miliardo sarà online prima che ce ne rendiamo conto, così come il terzo arriverà molto prima di quanto si possa pensare – continua Abraham – fino a quando avremo un vero e proprio global network fatto di persone e idee interconnesse, che trascenda i confini sia fisici che culturali”.
Va sottolineato che ai fini della ricerca comScore ha preso in considerazione soltanto gli utenti dai 15 anni in su e solo ed esclusivamente tutti coloro in questo range di età che utilizzano una connessione fissa: come specificato in ogni tabella, non sono stati presi in considerazione né i dati relativi alla clientela degli internet café, né gli utenti che accedono alla rete tramite i canali offerti dalla telefonia mobile.
Altrettanto curioso è il riscontro relativo alle property del web: nonostante lo strapotere cinese in termini di audience telematica, la top 15 relativa alle property globale è letteralmente dominata da aziende di origine statunitense. Al primo posto siede Google, in grado di catalizzare l’attenzione del 77% degli utenti connessi, seguita dai siti di proprietà di Microsoft (64,2%) e Yahoo! (55,8%). Nonostante ciò, gli unici due outsider sono comunque cinesi, ovvero Tencent e Baidu, piazzati rispettivamente al 13esimo e 14esimo posto.
Vincenzo Gentile