Roma – Chi grida al miracolo, chi parla di dimostrazione di come la rete sia evoluta qui da noi, chi gioisce di un altro record italiano . Le reazioni entusiaste si moltiplicano alla notizia piuttosto banalotta che i domini.it fin qui registrati hanno superato quota un milione.
Da lungo tempo ormai, questi domini possono essere registrati facilmente anche dall’estero. Ciò significa che, in una rete la cui prima lingua è l’inglese, i domini.it hanno attirato ogni sorta di interesse, visto che se per l’Italia it è una sigla senza molto spessore, per gli anglofoni si tratta invece di una componente essenziale del proprio idioma nonché di un termine con cui comporre ogni sorta di gioco di parole.
La vera notizia del milionesimo.it registrato non è dunque nel numero (in Germania se ne sono registrati più di 8 milioni) ma semmai nel denaro. Anche se in queste ore ci viene detto che il Registro italiano è la quarta realtà nel settore dei domini Internet geografici, la verità è che ognuno di quei domini ha portato nelle tasche della Registration Authority (RA) bricioline di denaro. Briciolina dopo briciolina, sono miliardi i sesterzi accumulati nelle casse del benemerito ente. Se poi si considera che ogni mese vengono effettuate circa 15mila nuova registrazioni allora il quadro diventa ancora più chiaro.
Se nella pagina delle news della RA si legge che il 21 febbraio 2005, ma si voleva scrivere gennaio, è stata raggiunta quota “un milione di domini.it”, è assai più difficile trovare sul sito qualsiasi notizia sulla gestione corrente di quei proventi. Chissà se ciò si deve al fatto che tutto su quel sito ha l’aria di essere aggiornato in modo rarefatto, dai regolamenti alle FAQ, dalle news alla rassegna stampa.
Come molti sanno, i denari accumulati grazie all’attività di registrazione dei domini, oltre a coprire le spese operative, dovrebbero essere utilizzati per aggiornare, potenziare e manutenere la rete italiana, per stimolare la sua diffusione capillare e via dicendo.
Visto l’alto scopo che ci si prefigge e il valore squisitamente pubblico e di pubblico servizio svolto dalla RA non resta da augurarsi che quando sarà annunciato il secondo milione di domini.it sarà anche colta l’occasione per raccontare, nei dettagli e con la dovuta trasparenza, chi, cosa, come e perché ha beneficiato o beneficerà di quei denari. Quella sì sarebbe una notizia.
Precedenti interventi di S.M.:
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E' un peccato
Ma come ogni cosa dipende dagli obiettivi che ci si propone.Se si vuole una cosa profesionale allora non basta il volontariato, ci vogliono risorse e le risorse son spese e costi che si devono sostenere e coprire.AnonimoRe: E' un peccato
- Scritto da: Anonimo> Ma come ogni cosa dipende dagli obiettivi> che ci si propone.> Se si vuole una cosa profesionale allora non> basta il volontariato, ci vogliono risorse e> le risorse son spese e costi che si devono> sostenere e coprire.Ecco perchè l'open sorcio è una utopiaAnonimoRe: E' un peccato
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > Ma come ogni cosa dipende dagli> obiettivi> > che ci si propone.> > Se si vuole una cosa profesionale> allora non> > basta il volontariato, ci vogliono> risorse e> > le risorse son spese e costi che si> devono> > sostenere e coprire.> > Ecco perchè l'open sorcio è> una utopiaTriste ma vero.Sicuramente adesso ti sbraneranno per aver detto un'ovvietà. perchè, intendiamoci bene, il discorso non fa una piega applicato a BETA, ma se lo trasponi a Linux, cosa legittima e sensata, si levano gli scudi. E giù a parlarsi addosso di NASA, megacluster, argomenti ad auditores ed altre menate del genere, dimenticando che su questi cervelloni con 35/64/2000 processori c'è gente PAGATA per lavorarci.AnonimoRe: E' un peccato
lordreamSo già che non mi risponderete, ma
ci provo lo stesso.Penso che sarebbe bello e utile per tutti venire a conoscenza delle "difficoltà burocratiche e pratiche che la manutenzione di una rivista" come Beta.it "comportano".AnonimoRe: So già che non mi risponderete, ma
ce la fa hackerjournal e beta.it non ce la fa?.. la cosa sembra risibile..lordreamRe: So già che non mi risponderete, ma
Più che altro il problema è il tempo. Gestire un sito "gratuitamente" (cioè come hobby e non per lavoro, diciamo) funziona finchè si ha molto tempo a disposizione. La qual cosa molto spesso è incompatibile con una vita di famiglia (casa da portare avanti, moglie, figli, ...) e lavorativa (teoricamente al lavoro si "lavora" e non ci si dedica a beta.it o simili). Rimane l'orario serale e qualche giornata "di vacanza" ma non sono sufficienti per un sito di carattere giornalistico, cioè aggiornato su base regolare. Funziona se i collaboratori hanno tempo, cioè se sono giovincelli e hanno ore da dedicare al progetto.In questo caso però mi è parso di capire che il "titolare" si è semplicemente stancato. Dopo 10 anni di beta.it forse ha solo voluto voltare pagina e basta, succede.AnonimoRe: So già che non mi risponderete, ma
- Scritto da: Anonimo> Più che altro il problema è il> tempo. Gestire un sito "gratuitamente"> (cioè come hobby e non per lavoro,> diciamo) funziona finchè si ha molto> tempo a disposizione. La qual cosa molto> spesso è incompatibile con una vita> di famiglia (casa da portare avanti, moglie,> figli, ...) e lavorativa (teoricamente al> lavoro si "lavora" e non ci si dedica a> beta.it o simili). Rimane l'orario serale e> qualche giornata "di vacanza" ma non sono> sufficienti per un sito di carattere> giornalistico, cioè aggiornato su> base regolare. Funziona se i collaboratori> hanno tempo, cioè se sono giovincelli> e hanno ore da dedicare al progetto. > In questo caso però mi è parso> di capire che il "titolare" si è> semplicemente stancato. Dopo 10 anni di> beta.it forse ha solo voluto voltare pagina> e basta, succede.Ok ma da come era, gia' da tempo, strutturato il sito (piuttosto complesso, ricco di rubriche, sezioni, risorse ecc. ) mi riesce difficile pensare che non potesse avere qualche ritorno economico per essere arrivato ad assumere quella forma... o uni vi e' un progetto di impegno professionale o si lascia perdere ma non ora... da TEMPO. Avrebbe potuto comunque provare cedere il tutto a qualcuno che fosse interessato a continuare l' opera...Alessandroxmai sentito
parlare di Beta.itMentre, ad esempio, punto-informatico l'ho visto anche al telegiornale.Forse bastava fare un po' di passaparola in più.danieleNARe: mai sentito
Beta.it era molto popolare in passato. Se ne trovava saltuariamente qualche numero anche nei CD allegati alle riviste di informatica. Ma erano i tempi di Windows 95/98 ed OS/2...AnonimoRe: mai sentito
Mai sentiti neanche io... peccato perchè "esteticamente" se non altro era un bel passo avanti rispetto alla media italiana.AnonimoGià in pausa da un pezzo...
leggevo beta molti (!) anni fa poi l'h opersa di vista, certo he nella sezione "library/documentazione" ci sono solo documenti come -----------------------------------# Bare Bone Guide to HTML 2.0# Bare Bone Guide to HTML 3.0-----------------------------------e nelle "applicazioni sempreverdi"-----------------------------------UnixNetscape Navigator 3.04 Gold - Linux 2.0 (Sito ftp, 2,4 MB)Windows 95/NTNetscape Navigator 3.01 (5.6 MB, en)Microsoft Internet Explorer 3.01 - Windows NT (8.0 MB, en)Windows 3.1 (/Windows 95)Netscape 1.2 (1.5 MB, en)Netscape Navigator 2.01 (2.3 MB, en)Eudora Light 1.5.4 (Freeware, 2.0 MB, en)Paint Shop Pro 3.11 (1.8 MB, en)-----------------------------------mi sa che la pausa l'hanno già iniziata sei-sette anni fa..?AnonimoRe: Già in pausa da un pezzo...
L'ho notato anche io, probabilmente quella sezione se la sono semplicemente dimenticata (succede spesso).AnonimoE chi sono?
Giuro che non li ho mai sentiti, quindi non mi importa se chiudono... magari potrebbero dare una mano a PI, se hanno voglia di fare! ;)Anonimoindirizzo del blog sbagliato
cliccando non si arriva da nessuna parte... credo che quello giusto sia www.lucianogiustini.org/blogAnonimoRe: indirizzo del blog sbagliato
Corretto, grazie!la redazioneMi dispiace!
Lo so che ultimamente aveva perso un bel po' del suo smalto, ma Beta era per me un esempio di come su internet si possano fare cose molto professionali pur rimanendo amatoriali.. mi spiace veramente! vabbe'...:(AnonimoRe: Mi dispiace! ( a me no)
::'( (faslo pianto greco)AnonimoRe: Mi dispiace!
- Scritto da: Anonimo> Lo so che ultimamente aveva perso un bel po'> del suo smalto, ma Beta era per me un> esempio di come su internet si possano fare> cose molto professionali pur rimanendo> amatoriali.. Infatti... e' fallita.Ovvero, si puo' fare ma non puo' durare; ad un certo punto si ha davanti un bivio:quando il sito si fa' cosi' complesso e impegnativo o ci si prepara ad una svolta VERAMENTE professionale con un progetto imprenditoriale di piu' ampio respiro o si chiude. Oppure ci si riduce ritornando ad essere un sitino VERAMENTE amatoriale, aperiodico, senza grande impegno ma anche grandi pretese. Le vie di mezzo sono estremamente instabili e in genere degradano fino a scomparire.Alessandroxha poi fondato ITnews
si, dispiace molto anche a me. Spero possa averre ancora delle buone idee . Giustini ha fondato anche Itnews.it, un notiziario sull'information tech. che è tuttora molto buono ma poi credo l'abbia lasciato in gestione ad altri (forse era meglio quando c'era lui dietro, ma insomma).AnonimoRe: ha poi fondato ITnews
Giustini giustini....ancora giustini, povero giustini... ITnew farà la stessa fine se non la smette di copiare notizie e modificare auffo comunicati stampa.AnonimoEra ora che si dava sepoltura...
Anche la Nice srl a cui era legato (venduto) il progetto farà la stessa fine?La prossima è IT-News.itVolontariato? Mi pare che beta.it facesse parte del network di banner di Matrix (qualcuno i soldi li prendeva... o i milioni di impressions erano solo delle cazzate?). Per me Beta era già morta dal 2000.. altro che 10 anni!!! Non mi dispiace per niente...massa di falliti.Vostro affezionatissimo ex lettore.AnonimoGrazie
mi sembra quantomeno doveroso. le illazioni lasciamole da parte.Anonimo"antagonista" di PI nel 1996
Nel '96 leggevo entrambe le testate, poi Beta non è riuscita a sfruttare la notevole posizione che si era creata (ad esempio: le newsletter sono state bloccate di colpo), per colpa del correre dei tempi della neweconomy, così PI è rimasto nel cuore.Peccato perché vanta un lungo passato...Anonimo[OT forse] è PI solido?
ma quando parte? prima a dicembre, poi a gennaio.beh, siamo al 24. a meno di miracoli non credo di vedermelo recapitare a casa.AnonimoRe: [OT forse] è PI solido?
- Scritto da: Anonimo> ma quando parte? prima a dicembre, poi a> gennaio.> beh, siamo al 24. a meno di miracoli non> credo di vedermelo recapitare a casa.arriva arriva- un uccellino :DAnonimoJohnathan
http://6d3d780d7747b9f08e1e228f468db12b-t.fwef243.info [url]http://6d3d780d7747b9f08e1e228f468db12b-b1.fwef243.info[/url] [u]http://6d3d780d7747b9f08e1e228f468db12b-b3.fwef243.info[/u] 3013ab8768ea11e829c994151bfedaf5AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 23 01 2005
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