Un nanoalbero respira acqua

Un nanoalbero respira acqua

Riprodurre il movimento delle fibre degli alberi e dimostrare che si tratta di un fatto fisico e non biologico: una ricerca della Cornell University apre la strada a nuovi orizzonti chimici, fisici e industriali
Riprodurre il movimento delle fibre degli alberi e dimostrare che si tratta di un fatto fisico e non biologico: una ricerca della Cornell University apre la strada a nuovi orizzonti chimici, fisici e industriali

I biologi sono convinti che, secondo una teoria non nuova ma sempre attuale, il processo della traspirazione vegetale sia da considerarsi fisico e non biologico. Ora vogliono dimostrarlo alcuni ricercatori della Cornell University , che hanno creato una sorta di albero sintetico , in grado di riprodurre il processo della traspirazione.

nanotecnologia al lavoro Si legge sullo studio: “(…) Non sembra affatto un albero. Consiste in due cerchi alloggiati su un gel, riempito con microcanali connessi, che imitano il funzionamento di un sistema vascolare vegetale. In natura, gli alberi impiegano l’acqua nei propri tessuti, chiamati Xylema , richiamando acqua dal terreno e conducendola alle foglie”.

Gli scienziati hanno impiegato un gel chiamato poliidrossietilmetacrilato per formare le membrane. Si tratta di un gel acquoso con pori minuscoli, in scala nanometrica. Funziona come una nanoconduttura, che riceve liquido dai pori e, mediante capillarità, crea depressione nell’acqua, facendola muovere.

Ma a cosa può servire una simile struttura? “Potrebbe risultare utile per perfezionare nuovi sistemi di trasporto di calore per automobili ed edifici, metodi più efficaci per rimuovere lo sporco o per estrarre acqua da terreni quasi secchi”, sostengono i ricercatori, secondo i quali ne potrebbe anche giovare un sistema autonomo di microfiltraggio.

Lo studio, innovativo quanto insolito, è stato pubblicato dalla rivista scientifica Nature (con accesso a pagamento), ma sono disponibili al pubblico alcune immagini esplicative , accessibili del tutto gratuitamente, con alcune spiegazioni commentate e relative formule.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
16 set 2008
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