Roma – E’ finalmente arrivato sul mercato uno dei palmari Linux più attesi, il PowerPlay III (PPIII), un gingillino meno sofisticato e potente rispetto a molti suoi rivali, ma con diversi punti a suo favore: primo fra tutti, il prezzo.
Con 99$ dollari è infatti possibile portare a casa un PDA compatibile con l’hardware dei Palm IIIxe ed equipaggiato con 2 MB di flash ROM aggiornabile, 8 MB di RAM, una CPU DragonBall da 16 MHz (apparentemente overcloccabile a 25 MHz), un display LCD retroilluminabile da 240×320 pixel, il sistema operativo Palm-like Linux DA e una suite di programmi costituita da 7 giochi (snake, mine, tetris, ecc.), 4 utility di sistema e 10 applicazioni (Address Book, Expense, E-mail, Memo, Schedule, Clock, ecc.).
La dotazione software del PPIII non sembra avere nulla da invidiare a quella di un Palm, ed anzi offre qualcosa in più, come una tastiera virtuale QWERTY/Natural, la possibilità di visualizzare le icone in due differenti dimensioni, un sofisticato file manager in grado di visualizzare qualsiasi file in formato testo o esadecimale.
A sfavore di questo PDA vi è il fatto che il software di sincronizzazione funziona solo sotto Windows (e sembra contenere parecchi bachi) e, almeno per il momento, non è possibile trovare altre applicazioni sulla Rete oltre a quelle fornite insieme al prodotto.
Fra i palmari basati su una qualche versione embedded di Linux dovrebbe ormai essere a tiro anche Yopy, sviluppato dalla coreana G.Mate, di cui si è visto un prototipo al recente Comdex.
Yopy è un palmare di fascia alta equipaggiato con una CPU StrongARM da 206 MHz, un display TFT a colori da 240×320 pixel, 64 MB di RAM, 16 MB di ROM, uno slot di espansione Multimedia Card (MMC) e jack per microfono e cuffie.
Yopy, che si pone in diretta competizione con i Pocket PC, dovrebbe arrivare all’inizio del prossimo anno ad un prezzo intorno ai 450$
Le ultime voci riferiscono invece che HP avrebbe abbandonato ben tre progetti basati su dispositivi wireless Linux: due PDA ed un telefono mobile GPRS. La decisione sarebbe stata presa in concomitanza con i drastici tagli di personale che hanno interessato la divisione Appliance and Calculator del colosso.