Un sapone per il cellulare

Un sapone per il cellulare

Pulizia profonda e lotta senza quartiere ai germi del telefonino
Pulizia profonda e lotta senza quartiere ai germi del telefonino

Si telefona e si chiacchiera amabilmente, si inviano messaggi e grazie alle nuove tecnologie e ai touchscreen sempre più ampi, si controlla la posta elettronica, si naviga sul Web, si utilizzano i social network e si chatta senza troppe difficoltà. Con i telefonini, si fa tutto questo dappertutto. Mentre si lavora, mentre si cucina, mentre si mangia, mentre si guida, quando si è in treno, in taxi o in autobus e, purtroppo, anche quando si è alla toilette. Il cellulare entra quindi in contatto con tutta una serie di germi e batteri da cui non ha difesa. Certo, non si può certo dire che il dispositivo possa subire malfunzionamenti per questa tipologia di virus, ma sicuramente diventa un veicolo di malattie e infezioni per gli utenti. Basti pensare che molti studi hanno dimostrato che il numero di batteri presenti sulla superficie di un cellulare può essere 18 volte maggiore di quanti batteri si trovano in un bagno pubblico maschile. Non solo, alcuni ricercatori hanno trovato sui cellulari stafilococco , escherichia coli , a cui si aggiunge addirittura l’ MRSA (Methicillin-resistant Staphylococcus aureus) .

batteri

Questo covo di batteri, inoltre, è anche difficilmente disinfettabile: non può essere sottoposto a trattamenti chimici o a soluzioni igieniche per motivi legati all’elettronica del dispositivo e non può certo essere gettato nel fuoco o sottoposto ad altissime o bassissime temperature, che aiuterebbero a distruggere un po’ della vita virale su di essi presenti. E allora? La soluzione viene da un gruppo di quattro giovani (un biologo, un internet marketer, un garbato venditore e un ingegnere industriale) e la si può trovare su Kickstarter con il nome di PhoneSoap .

PhoneSoap

Questo sapone per cellulare altro non è che un box in cui riporre il telefonino. Il cellulare si accomoda su un supporto di plastica trasparente e quando la scatola viene chiusa si avviano due lampade a raggi ultravioletti, capaci con la loro luce di penetrare nel DNA dei batteri, provocandone la morte al 99,9 per cento. L’esposizione ai raggi UV-C avviene per un tempo massimo di 3 – 5 minuti, a salvaguardia dei componenti elettronici e dei materiali con cui i cellulari sono costruiti.

Le sorgenti luminose sono poste nella parte superiore e inferiore del box in modo che i raggi UV circondino completamente il cellulare. Le dimensioni del box sono tali da ospitare un qualsiasi smartphone moderno. Ovviamente, PhoneSoap può essere utilizzato con qualsiasi oggetto possa stare al suo interno.

Il PhoneSoap è progettato per accostarsi senza intoppi alle normali abitudini degli utilizzatori di smartphone. Infatti, è sufficiente inserire il cellulare nel box, collegarlo al suo cavo di alimentazione per permetterne la ricarica e chiudere PhoneSoap. Sulla parte anteriore del dispositivo si accende una luce LED che indica che il processo di pulizia è in corso. Dopo pochi minuti il LED si spegne e il cellulare è stato sterilizzato.

PhoneSoap è compatibile con qualsiasi modello di cellulare e con i caricatori in stile Apple o mini-USB. Questo significa che PhoneSoap può essere usato ogni volta che si va a letto la sera e si mette a caricare il cellulare. Inoltre, se si è abituati ad usare il telefono come sveglia, la struttura del PhoneSoap è progettata per amplificare il suono del dispositivo posto al suo interno.

Gli ideatori hanno già realizzato un prototipo funzionante di PhoneSoap e per metterlo in produzione, mantenendone i costi di vendita poi intorno ai 40 dollari, hanno pensato di cercare dei finanziatori su Kickstarter. L’obiettivo da raggiungere era di 18mila dollari, ma i 389 donatori hanno già fatto salire il finanziamento a ben 20.992 dollari, nonostante manchino ancora più di due settimane alla chiusura del progetto.

(via Mashable Tech )

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Pubblicato il
13 apr 2012
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