Un sito fasullo contro le truffe

Un sito fasullo contro le truffe

Lo mette in piedi la SEC, l'autorità di controllo borsistica americana, che trae in inganno gli investitori per poterli mettere in allarme. Ecco come
Lo mette in piedi la SEC, l'autorità di controllo borsistica americana, che trae in inganno gli investitori per poterli mettere in allarme. Ecco come


New York (USA) – Le truffe dentro e fuori dalla rete che attirano molti investitori abbondano, al punto che la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità americana di controllo sulla Borsa, ha ideato un sito fasullo per trarre in inganno a sua volta chi vuole investire.

L’idea dietro il sito di MCWhortle Enterprises è quello di far credere all’investitore che ci capiti sopra che quella promossa da questo spazio web sia effettivamente un’importante azienda produttrice di sistemi di protezione contro armi biologiche.

Per spingere il sito, SEC ha pubblicato una presentazione della MCWhortle Enterprises sul suo PRNewsire, bollettino ufficiale che pubblica notizie relative alle società quotate in Borsa e più in generale informazione finanziaria. Una presentazione “con i fiocchi” e con la URL del sito dell’azienda.

Nella pagina del sito intitolata “Invest Now” si parla di guadagni in rapidissima crescita e dei vantaggi per gli investitori che sosterranno l’impresa nella seconda fase del suo sviluppo.

Il tutto per arrivare poi ad un’altra pagina nella quale la SEC spiega: “Se hai risposto ad un’idea di investimento di questo tipo… Allora sei a rischio truffa”. La pagina spiega che la MCWorthle Enterprises non esiste e che le pagine web, nonché la notizia dell’arrivo sul mercato dell’azienda, sono una invenzione della stessa SEC, della Commissione federale sul commercio americana e di altri soggetti. “Abbiamo creato questo sito – si legge su quella pagina – perché abbiamo visto un aumento nel numero di frodi che sfruttano le nostre paure per l’antrace e altri rischi biologici”.

Come si ricorderà proprio la Commissione federale sul commercio aveva recentemente provveduto a denunciare e chiudere decine di siti che offrivano illegalmente prodotti “contro gli attacchi bioterroristici”.

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Pubblicato il
28 gen 2002
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