Londra – Il prodotto di punta di ChipPC , dinamica azienda nata nel 2005, è una presa elettrica molto particolare: si chiama JackPC e nonostante l’aspetto, sicuramente insolito, è un thin-client supercompatto basato su architettura AMD RISC. Con un consumo energetico di appena 5 watt, JackPC usa il sistema operativo Windows CE e può diventare un “terminale leggero” per qualsiasi applicativo server-based.
Andy MacLellan, responsabile del distaccamento britannico di ChipPC, è stato intervistato da ZDNet ed ha spiegato alcune delle caratteristiche fondamentali del thin-client : “Il punto di forza di JackPC è la sua efficienza energetica: si può alimentare direttamente dalla connessione di rete, sfruttando le specifiche della tecnologia Power over Ethernet “.
JackPC è dotato di scheda grafica, e processori AMD RISC di velocità fino a 500MHz, insieme a 128MB di memoria RAM. MacLellan parla di JackPC come “una delle più grandi invenzioni mai realizzate nel settore informatico, specialmente adesso che i thin-client, in molti campi, sono destinati a rimpiazzare i computer tradizionali”.
Un’osservazione intrigante: specialmente per quanto riguarda il settore della microproduttività , con un numero sempre maggiore di applicativi online può cadere la necessità di un computer desktop sul tavolo del proprio ufficio. Più l’informatica si addentra nell’era del cosiddetto “web 2.0”, basato su soluzioni di sviluppo come AJAX , minore diventa il bisogno di avere accesso locale a software specialistici.
JackPC innescherà una rivoluzione? Forse no: il prezzo del terminale è ancora troppo alto rispetto a quello di un computer tradizionale. Un modello di JackPC costa 200 sterline, pari a quasi 300 euro: senza tastiera e senza monitor. L’era dei thin-client può attendere?