Un umanoide virtuale

Un umanoide virtuale

L'avatar non è più un'immagine su uno schermo: ha qualità fisiche e si impossessa del mondo reale
L'avatar non è più un'immagine su uno schermo: ha qualità fisiche e si impossessa del mondo reale

Quando si pensa ad un avatar, nel suo significato più attuale, si immagina un personaggio virtuale capace di rappresentare nel mondo cibernetico un’identità reale.
Questo termine è capace di assumere anche la valenza esattamente opposta, come accade nel caso di U-Tsu-Shi-O-Mi.

U-Tsu-Shi-O-Mi

U-Tsu-Shi-O-Mi è un robot androide (ossia dalle sembianze umane) su cui vengono proiettate le forme e le gestualità di un personaggio virtuale, che vive “in silicio”.

In pratica, un U-Tsu-Shi-O-Mi è il modo con cui si cerca di offrire una controparte fisica ad un personaggio esistente solo nello spazio cibernetico, per realizzare così un sistema di Augmented Reality che sconfina in un chiaro esempio di Mixed Reality, a metà strada fra realtà e virtualità.

Realizzato dalla giapponese Different Dimension, una start-up nata da uno spin-off di un progetto di ricerca condotto da Michihiko Shoji presso la Yokohama National University, questo robot è ricoperto da uno strato di materiale verde, su cui vengono proiettate delle immagini virtuali, corrispondenti alle sembianze che il robot deve assumere.

Gli utenti che interagiscono con U-Tsu-Shi-O-Mi, indossano un paio di occhiali visori 3D – HMD (Head Mounted Display). Su questi schermi vengono proiettate le immagini dell’assistente virtuale animato da appositi software, che definiscono una specifica personalità per ogni personaggio. I software analizzano sia le richieste vocali dell’utente sia la prospettiva, proveniente da un telecamera montata sui visori, ed elaborano dei modelli di risposta e di movimento per l’avatar che si avvicinino a quelle di un interlocutore reale.

Il personaggio virtuale esegue quindi dei movimenti che vengono replicati in tempo reale sul robot, grazie a un sistema di servomotori che muovono ogni giunto robotico, in cui sono contenuti degli appositi sensori capaci di leggere la posizione relativa dei vari bracci. Questi dati vengono poi trasmessi al software di controllo che sincronizza i movimenti fra l’androide e l’assistente virtuale.

La corrispondenza fra immagini e movimento permette all’utente di interagire fisicamente con il suo interlocutore virtuale, attraverso il suo avatar fisico, rappresentato dall’umanoide.

U-Tsu-Shi-O-Mi

Il primo prototipo di U-Tsu-Shi-O-Mi, risalente al 2006, era di fatto un androide dalle fattezze e dimensioni di un uomo, che non interagiva vocalmente con l’utente, ma riproduceva solamente alcuni messaggi preregistrati. Dopo circa sette anni di miglioramenti, il modello di U-Tsu-Shi-O-Mi che sta per entrare in commercio è alto poco più di 35 cm, rappresenta la sola parte superiore del corpo di una persona, è capace di muovere anche il collo e ha un materiale di copertura verde dalle proprietà peculiari, che conferiscono una naturalità al tocco, che offre una sensazione simile a quella che si prova quando si sfiora la pelle di una persona.

Inoltre, il nuovo U-Tsu-Shi-O-Mi è capace di interagire con l’ambiente che lo circonda grazie al software MMDAgent, che integra in un unico framework un modulo di sintesi vocale, un modulo di riconoscimento vocale e un sistema di rendering 3D.

L’azienda è convinta che U-Tsu-Shi-O-Mi possa trovare applicazioni interessanti in ambito educativo, formativo e videoludico a tal punto che il prodotto entrerà in commercio a breve e già dai primi di marzo sarà possibile effettuare un preordine, spendendo cifre che si aggireranno intorno ai 5mila dollari.

(via Gizmag )

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Pubblicato il
27 feb 2013
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