Un videogioco contro l'obesità

Un videogioco contro l'obesità

Ma quale sport? Per colpire al cuore i chili in eccesso non c'è niente di meglio di un videogame inserito nella console. A muovere le dita, d'altra parte, si consumano calorie: è il medutainment
Ma quale sport? Per colpire al cuore i chili in eccesso non c'è niente di meglio di un videogame inserito nella console. A muovere le dita, d'altra parte, si consumano calorie: è il medutainment


Sidney (Australia) – Niente palestra, niente slalom urbani tra i marciapiedi: ma soprattutto niente diete miracolose. Per una volta, un’azienda propone un antidoto alternativo per combattere la sedentarietà dilagante: l’informazione mediata da videogiochi . Una contraddizione paradossale oppure una brillante idea imprenditoriale?

La Big Red Frog , ambiziosa startup australiana, monetizza la sedentarietà di masse di amanti della tecnologia e lancia un DVD interattivo dal titolo autoesplicativo: Escape from Obeez City . Questa giovane software house è convinta che l’obesità, spesso causata da una società troppo tecnologizzata e sedentaria, si possa sconfiggere parlando lo stesso linguaggio delle nuove tecnologie. Tony Findlay, CEO di Big Red Frog, sembra avere le idee molto chiare.

Con la mente rivolta ai milioni di obesi che abitano nei paesi più sviluppati, Findlay afferma che “c’è veramente bisogno di fare qualcosa per sconfiggere l’obesità e siamo sicuri che il nostro progetto sarà vincente”. La sua azienda ha speso 2 milioni di dollari per creare “Escape from Obeez City”: un budget che ha consentito di sfruttare la partecipazione del famoso Dott. James Rosser, primario del Beth Israel Medical Center ed autore di numerosi studi sul connubio tra medicina e nuove tecnologie.

In Obeez City, prevalentemente destinato agli adolescenti che posseggono una console, l’obiettivo è di sconfiggere il colesterolo indossando i panni di Soolyn, una molecola di insulina. A detta dei suoi creatori, sarà il primo prodotto della categoria ” medutainment ” – una miscela di intrattenimento ed informazione sanitaria.

Ma l’idea di Findlay non ha mancato di attrarre molte critiche. Janet Fulton, nutrizionista ed esperta del Center for Disease Control statunitense, ha attaccato duramente il cosiddetto medutainment: “Non vogliamo che la gente rimanga di fronte ad un monitor e si faccia imbambolare da questo genere di cose invece che fare un po’ di sana attività fisica”. Nonostante questo, la Big Red Frog spera di ottenere un successo devastante ed il suo direttore promette di essere soltanto “alla prima fase della nostra guerra tecnologica contro l’obesità”. Infatti l’azienda australiana ha già lanciato un portale interattivo per promuovere l’iniziativa e coinvolgere gli adolescenti.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 12 lug 2005
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