Un viso da batticuore

Un viso da batticuore

Una webcam che rileva in pochi secondi l'andamento delle pulsazioni cardiache
Una webcam che rileva in pochi secondi l'andamento delle pulsazioni cardiache

Obiettivo sul viso e scatto: in pochi secondi ecco individuato il valore del battito cardiaco della persona inquadrata. Non si tratta di fantascienza, ma di una tecnologia mostrata dalla giapponese Fujitsu alla 2013 General Conference of the Institute of Electronics Information and Communication Engineers, la kermesse che si tiene a Gifu nel Sol Levante, dedicata alle nuove tecnologie destinate a cambiare la vita quotidiana.

E questa idea potrebbe mutare il mondo non poco, non solo nell’ambito medico. Poter individuare il battito cardiaco dalle sole immagini del volto potrebbe infatti significare maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro ad alto rischio, come nelle cabine di pilotaggio degli aerei o per i conduttori di veicoli o manovratori di macchine pericolose, per dare segnali di emergenza nel caso di un malore.
Questa nuova tecnologia, sviluppata su commissione della Company’s vision of a Human Centric Intelligent Society, si basa sulla capacità dell’eme, il componente fondamentale dell’emoglobina presente nel sangue, di assorbire la radiazione del verde dallo spettro luminoso. Analizzando le immagini acquisite da qualsiasi fotocamera, videocamera o webcam e confrontando le differenze di “luminosità” del volto fra i differenti frame acquisiti, il software è in grado di restiture il valore numerico del battito cardiaco, con un’accuratezza elevata a tal punto da essere affidabile anche nella diagnostica medica.

battito cardiaco via webcam

Il tutto avviene in soli cinque secondi di acquisizione: il tempo di leggere “in volto” le variazioni cromatiche invisibili a occhi nudo, eliminare le lunghezze d’onda non necessarie e restituire il valore più corretto e affidabile. L’algoritmo sarebbe anche in grado di eliminare le immagini in movimento, per ridurre così al minimo gli errori di misurazione.

Questo software, sviluppato sulla base di un algoritmo open source rilasciato da alcuni studenti del MIT, sarebbe implementabile in ogni dispositivo dotato di sensore fotografico, come PC, tablet, smartphone e tutti i gadget con fotocamera. Nessun hardware costoso, dunque, e nessuna implementazione tecnica lunga e laboriosa: un semplice obiettivo e la capacità di discernimento delle variazioni nel colore dell’epidermide.

Così, i medici aziendali o chi per essi potranno essere informati sulle variazioni cardiache e lo stato di agitazione dei dipendenti durante le attività lavorative quotidiane, i medici potranno avere uno strumento di risposta immediata sulle condizioni fisiche del paziente, sottoponendo poi lo stesso ad elettrocardiogramma in un secondo momento, mentre un monitoraggio continuo potrebbe informare lo specialista su “evidenti” patologie a carico del muscolo cardiaco. Non solo. Fujitsu conta di poter implementare la medesima tecnologia anche nel mondo dei videogiochi: associare il battito cardiaco e le espressioni del viso ad un gioco di sopravvivenza o horror, ad esempio, potrebbe permettere al sistema videoludico di percepire le emozioni del giocatore ed evolvere le situazioni sulla base di queste.

battito cardiaco via webcam

Un altro obiettivo potrebbe essere l’integrazione delle informazioni paziente-medico curante, grazie all’inserimento dei dati raccolti in un database cloud, consultabile dallo specialista in ogni momento e in ogni luogo, per semplice consulto o per necessità.

L’idea sembra rivoluzionaria, anche se non è del tutto nuova: esistono già app per iOS e Android, come Cardiio, in grado di funzionare con lo stesso principio. Fujitsu, però, promette una maggior accuratezza clinica e ha intenzione di trasformare questa tecnologia in un prodotto commerciale, entro la fine di questo anno.

(via Ubergizmo )

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Pubblicato il
4 apr 2013
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