Una carica d'emergenza

Una carica d'emergenza

La batteria di scorta per gadget elettronici più piccola al mondo
La batteria di scorta per gadget elettronici più piccola al mondo

Cellulari, tablet, lettori MP3 e video, navigatori GPS e chissà cosa altro ancora. Quello che accomuna tutti questi dispositivi sono le caratteristiche di mobilità, che a loro volta si declinano nella necessità di disporre di una fonte di energia elettrica portatile e sempre pronta. A volte si arriva a metà giornata senza la carica necessaria e, magari proprio quando il device sarebbe più utile, bisogna rinunciare al suo utilizzo, a meno di non trovare una presa di corrente. Questo aspetto può divenire un problema molto grave, soprattutto in situazioni di emergenza.
Per questi motivi, molti produttori si sono concentrati su sistemi di ricarica dei gadget elettronici alternativi, tramite piccoli pannelli fotovoltaici, tramite energia cinetica oppure fornendo delle vere e proprie batterie di scorta, da usare all’occorrenza e ricaricare quando possibile.
Quest’ultima tipologia è la più comune e, proprio per questo, la statunitense Devotec, con sede a Boston, ha pensato di miniaturizzarla, offrendo così il più piccolo caricatore d’emergenza al mondo: Fuel Micro Charger.

Fuel Micro Charger

Questo dispositivo ha delle dimensioni lillipuziane. Nelle dimensioni di soli 2,33 x 3,33 x 1,3 cm, è racchiusa una batteria agli ioni di litio (rating 5C – 220 mAh di capacità), pronta a sprigionare all’occasione l’energia necessaria per 20-30 minuti di autonomia in chiacchierata o poche ore di standby per un cellulare.

Il suo utilizzo è semplicissimo: si ricarica il dispositivo tramite rete elettrica e lo si porta con sé, magari attaccato al portachiavi. Quando necessario, si accende da un pulsante e lo si collega al gadget elettronico tramite porta micro-USB, come quello presente su molti Android dei più noti produttori (Samsung, LG, Sony, Motorola, Nokia o Blackberry).

Il LED integrato mostra con tre colori differenti lo stato d’uso di Fuel Micro Charger: il rosso indica che il caricatore d’emergenza è in ricarica, verde che è pronto per essere utilizzato, blu che è acceso e lo si sta utilizzando per dare energia a un dispositivo elettronico connesso.

Tutta l’elettronica è controllata da una piattaforma Texas Instruments e i componenti sono minuscoli e estremamente flessibili per garantire il minimo ingombro, ma anche la massima resistenza. La protezione dei componenti interni, poi, è affidata ad un corpo di alluminio pressofuso, materiale al tempo stesso resistente e leggero.
Per una maggiore sicurezza, la batteria integra un PCM e è stato integrato un circuito di controllo della batteria direttamente sul PCB.

La batteria, inoltre, ha una durata di minimo 500 cicli e può mantenere la carica per oltre un mese.

Questo caricatore d’emergenza ancora non esiste sul mercato, ma presto potrebbe arrivare a scaffale, grazie ai finanziamenti di Kickstarter . Infatti, in soli sei giorni, a fronte di una cifra obiettivo di 20mila dollari, il progetto ha già raccolto fondi per circa 40mila dollari e ha ancora 21 giorni di mantenimento online, prima della chiusura, prevista per il prossimo 19 Aprile.

(via Mashable )

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Pubblicato il
29 mar 2013
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