Una libellula drone

Una libellula drone

La tecnologia impara dalla natura: non ha eliche, vola a motori spenti e può restare ferma a mezz'aria
La tecnologia impara dalla natura: non ha eliche, vola a motori spenti e può restare ferma a mezz'aria

Un incredibile passo in avanti rispetto ai robot volanti in stile AR Drone di Parrot. BionicOpter è una copia bionica perfetta di una libellula e del suo modo di esplorare l’ambiente che la circonda.

BionicOpter

Progettata da Festo, BionicOpter è una delle opere di ingegno più vicine alla natura mai realizzate dall’uomo. Di una libellula ha proprio tutto, a partire dalle modalità di volo, fino ai movimenti della testa. Basti pensare che il drone, esattamente come una libellula, è capace di planare a motori spenti, di stare ferma a mezz’aria e di padroneggiare il vuoto con più opportunità di volo “di un aereo, un elicottero e un aliante messi insieme”, come precisa l’azienda produttrice.

Tutto ciò è dovuto a una struttura alare che riproduce esattamente quella del noto insetto, con quattro ali leggerissime in fibra di carbonio che si muovono in modo indipendente l’una dall’altra con l’aiuto di otto motori. Niente eliche, nessun rumore. Le ali sono coperte da una membrana di poliestere e possono ruotare di 90 gradi in orizzontale e sono capaci di sbattere con una frequenza che varia fra i 15 e i 20 Hz.

Il controllo di questa frequenza, la sua variazione, così come le decisioni sull’ampiezza delle ali, sulla rotazione sono calcolate da un raffinatissimo software, che riceve continuamente informazioni da tre sensori, capaci di calcolare l’inerzia, l’accelerazione e la posizione del robot nello spazio di volo.

Tutta questa mole di calcoli viene gestita da un processore ARM, lasciando così al pilota il solo piacere di indirizzare il robot, anche attraverso una semplice app per smartphone o tablet, in modalità wireless a 2.4 GHz.

Una volta indicata la direzione, l’elettronica di controllo traduce tutte le informazioni in movimento e nel conseguente azionamento o disattivazione dei servomotori.

La stabilità del volo è garantita anche dal movimento sincrono della coda, che può andare su e giù, e della testa, che può muoversi a destra e a sinistra, per poter anche registrare le informazioni che provengono dall’area sorvolata. A questi sistemi, si aggiungono dei feedback correttivi delle vibrazioni in tempo reale.

La leggiadria nel volo è conferita al robot non solo dall’elettronica, ma anche da una struttura robusta, ma leggera. Con una apertura alare di 63 centimetri e una lunghezza testa-coda di 44 centimetri, BionicOpter è realizzato in alluminio, poliammide e ABS, per un peso totale di soli 175 grammi, in cui è inclusa una batteria a due celle al polimero di litio.

Tutta questa tecnologia ha la ricerca scientifica come scopo principale, per mostrare quanto l’ingegneria possa imparare dalla natura e quali siano i progressi tecnologici ottenuti nel campo del volo e del controllo senza fili. BionicOpter è infatti solo un prototipo a scopo di ricerca e non è destinato a diventare un prodotto commerciale, almeno per il momento.

(via GizMag )

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Pubblicato il
11 apr 2013
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