Un'e-mail low-cost per cellulari

Un'e-mail low-cost per cellulari

Dagli States sta per arrivare in Italia un servizio di messaggistica a basso costo accessibile anche da cellulari di basso profilo
Dagli States sta per arrivare in Italia un servizio di messaggistica a basso costo accessibile anche da cellulari di basso profilo

Houston – Sta per essere lanciato sul mercato USA della telefonia mobile un servizio di messaggistica con e-mail, messaggi istantanei e altre funzionalità a basso costo. Lo riferisce Berggi , per bocca del proprio Amministratore Delegato Babur Ozden, precisando che l’azienda vuole proporsi come valida (e possibilmente economica) alternativa ai rinomati servizi offerti da RIM con il BlackBerry .

Berggi dichiara di voler raggiungere tutti gli utenti di telefonia mobile: “Berggi ha una semplice mission: portare il mobile messaging al popolo” spiega Ozden, che aggiunge: “Ciò significa sviluppare un servizio che possa essere facilmente utilizzato da ogni apparecchio, con ogni tipo di servizio, e ad un prezzo che abbia senso per un utente medio”. L’azienda ha individuato infatti il proprio target nei telefoni cellulari entry-level, che a tutt’oggi costituiscono un’importante fetta del mercato cellulare degli States (due terzi dei telefonini attivi).

I clienti, assicura la società, avranno la possibilità di fruire dell’e-mail dai propri telefonini “tramite servizi Internet come Yahoo, AIM, MSN, Google Talk, nonché alle più note applicazioni di instant messaging”. In che modo? Le indicazioni tecniche arriveranno presto, secondo Berggi, che spiega solamente che i testi saranno inviati in formato e-mail, ma senza allegati: “La nostra particolarità – spiega Ozden – sta nel fatto che siamo l’unica applicazione che opera sui telefonini a basso costo”.

Da domani gli utenti USA (a cui il servizio costerà 9,99 dollari al mese) potranno registrarsi seguendo le indicazioni pubblicate sulla pagina Web della società, mentre dal giorno dopo partirà la raccolta delle adesioni per gli utenti spagnoli. A seguire, nel 2007, Berggi conta di proporsi con i propri servizi anche in Messico, Turchia e in alcuni Paesi europei come Regno Unito e Italia. Agli utenti europei sarà applicata una tariffa basata sull’utilizzo che faranno del servizio. Dalle 10 alle 20 email inviate il costo sarà di un euro.

Berggi è sicuramente una startup, ma nel suo management ci sono figure tutt’altro che sconosciute nel settore: presidente della società è Jorge Mata, già fondatore di quella MyAlert (specializzata nello sviluppo e nell’implementazioni di soluzioni di comunicazione mobile e wireless) che nel 2001 si è unita a Buongiorno e (ancora) fondatore di Berg Networks (da cui Berggi mutua una parte del proprio nome), specializzata in social networks sviluppati sulle tecnologie della telefonia mobile.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
22 nov 2006
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