USA, a scuola il telefonino resta tabù

USA, a scuola il telefonino resta tabù

Secondo il sindaco di New York e le autorità scolastiche, il cellulare è un elemento foriero di eccessiva distrazione. Quindi dovrà restare fuori dalle aule
Secondo il sindaco di New York e le autorità scolastiche, il cellulare è un elemento foriero di eccessiva distrazione. Quindi dovrà restare fuori dalle aule

Niente telefonino nel sistema scolastico di New York. Secondo quanto stabilito da una corte d’appello, il divieto di utilizzo dei cellulari all’interno delle scuole – fissato nel 2005 dal Dipartimento dell’Educazione della Grande Mela – non può essere abolito. Perché il telefonino in ambito didattico è antieducativo.

La questione vede da tempo contrapposte due fazioni: da un lato ci sono le autorità scolastiche e il sindaco di New York Michael Bloomberg, favorevoli al divieto perché il telefono cellulare è ritenuto una distrazione, utilizzabile per finalità affatto educative. Dall’altro i genitori degli studenti, che lamentano l’esigenza di non perdere il contatto con i ragazzi e di poterli chiamare in caso di emergenza, e che definiscono il divieto “irrazionale e contrario alla sicurezza” oltre che un’ingerenza nel loro diritto di stabilire cosa sia giusto per i propri figli.

Dal punto di vista del diritto, spiega il Wall Street Journal citando il parere dei consulenti legali delle autorità cittadine, le istituzioni hanno la facoltà di adottare questo tipo di provvedimento e il gran giurì ne ha dato conferma, affermando che nulla, nel divieto di utilizzare i cellulari a scuola, interferisce con i diritti sottolineati e reclamati dai genitori, che possono comunque contattare i propri figli – in caso di emergenza – tramite la scuola stessa.

“Siamo sconcertati” ha dichiarato Norman Siegel, avvocato che rappresenta genitori e studenti in questa diatriba. “Crediamo fermamente – ha precisato – che questo divieto sia illegale e anticostituzionale, e continueremo a portare avanti la nostra causa fino alla cancellazione del provvedimento”. È superfluo ricordare che, fino ad una decina di anni fa, i cellulari non esistevano e che i casi di emergenza che i genitori oggi portano a suffragio della loro contrarietà al divieto non rappresentavano un problema.

Evidentemente, per alcune persone, la tecnologia è indirettamente foriera di apprensione. Ma, come in tutte le vicende in cui il telefonino viene demonizzato, sembra essere l’abuso e non il semplice uso a sollevare l’esigenza di provvedimenti di tipo “proibizionista”. Un utilizzo più moderato e responsabile sarebbe forse stato sufficiente a non richiamare l’attenzione delle autorità.

Dario Bonacina

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 24 apr 2008
Link copiato negli appunti