Anticipato e chiacchierato già da un anno, il piano del governo USA per la promozione di identità online sicure e certificate passa dalla fase propositiva a quella realizzativa con la presentazione ufficiale della iniziativa National Strategy for Trusted Identities in Cyberspace (NSTIC) a opera del Dipartimento del Commercio guidato dal Segretario Gary Locke.
L’obiettivo di NSTIC e del Dipartimento del Commercio è quello di fungere da “facilitatori” di un’iniziativa di ampia portata, che prevede la partnership tra il settore pubblico e quello privato nello sviluppo di sistemi di identificazione online sicuri e adottati dall’industria nella maniera più ampia possibile.
Nessun modello calato dall’alto o “identità certificata” imposta dal governo federale, dunque: la Casa Bianca vuole che siano i protagonisti dell’industria telematica a trovare la strada migliore per superare la condizione in cui versa il sistema delle ID digitali, un settore angustiato da password “deboli” – quando non inutili – frodi e furti di identità che da sole pesano per 37 miliardi di dollari di danni.
E i protagonisti dell’industria sembrano aver accolto positivamente l’iniziativa del Dipartimento del Commercio: PayPal dice che “nei prossimi mesi offrirà un maggior numero di servizi ai clienti in supporto diretto di NSTIC”, mentre Microsoft apprezza la “visione per un ecosistema di identità con al centro il cittadini” e anticipa la disponibilità di “una varietà di scelte per l’autenticazione dell’identità online” in grado di “proteggere la sicurezza e la privacy”.
Alfonso Maruccia