USA, il VoIP mette le ali

USA, il VoIP mette le ali

Partita negli States l'asta per le licenze di servizi internet fruibili in volo
Partita negli States l'asta per le licenze di servizi internet fruibili in volo

Washington – Ha preso il via negli States l’asta per l’assegnazione delle licenze per l’erogazione di servizi di connettività internet in volo, cui prendono parte nove operatori.

Tra questi Verizon’s Airfone, JetBluès LiveTV, AirCell e Arcadiàs Broadband. Le compagnie che si aggiudicheranno le frequenze dovranno poi trattare commercialmente con le compagnie americane per aggiudicarsi la fornitura di apparati da installare sugli aeromobili, e la composizione di un’offerta congiunta di servizi di connettività “on the fly”.

Alcune compagnie, dotate di velivoli Boeing, sono già in grado di offrire alla clientela questo tipo di servizi, sviluppati da Connexion. E che, prevedendo connettività in banda larga, consentono anche di sfruttare servizi di telefonia con tecnologia VoIP. Un’offerta che in USA non era stata ancora resa disponibile per varie ragioni. In primis il fattore economico, dato che l’implementazione di un’infrastruttura di comunicazione può costare anche 500mila dollari a velivolo.

Un fattore reso inoltre influenzabile da un servizio i cui costi si andrebbero ad aggiungere al crescente costo del carburante (un aspetto ben noto anche ai tour operator, che spesso presentano al cliente un conto che include la voce “adeguamento carburante”), senza contare l’aspetto “concorrenza”, rappresentato dall’aggressività espressa sul mercato dalle compagnie low-cost.

D.B.

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Pubblicato il 18 mag 2006
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