USA, informatica e disinformazione

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Da Steve Jobs a Facebook, dalla legge di Moore al primo browser: uno studio Pew sottopone gli utenti statunitensi ad un test per rilevare quanto sappiano di Internet, della sua storia e delle sue tecnologie
Da Steve Jobs a Facebook, dalla legge di Moore al primo browser: uno studio Pew sottopone gli utenti statunitensi ad un test per rilevare quanto sappiano di Internet, della sua storia e delle sue tecnologie

Gli utenti statunitensi sono stati interrogati sulla storia e la conoscenza generale dell’informatica: a farlo è stato l’ultimo rapporto di Pew Research Center .

Ad essere sottoposto all’intervista sono stati 1.066 netizen a stelle e strisce, cui sono state rivolte domande per saggiare la loro conoscenza della storia dell’informatica, del significato di alcuni termini di uso comune online e del funzionamento di Internet ed altre tecnologie ad essa collegata.

Tra le domande – criticate da alcuni osservatori sia per i temi abbastanza generici toccati che per la modalità vero/falso offerta da alcune di esse – vi era il compito di riconoscere Bill Gates e Sheryl Sandberg tramite una foto, segnalare dove si utilizzassero gli hashtag, se i pdf potessero essere inviati via email, cosa significa URL, cosa significa “Net Neutrality”, in quale università ha esordito Facebook e cosa si intende per privacy policy .

Secondo quanto emerso dalla ricerca non si tratta di domande scontate, anche se una larga maggioranza di utenti ha saputo rispondere facilmente alle domande relative alle piattaforme maggiormente utilizzate ed ai termini di uso comune su Internet, con percentuali crescenti con l’abbassamento della fascia di età presa in considerazione.
Così, per esempio, solo il 26 per cento degli utenti non sa che un megabyte è maggiore di un kilobyte, solo il 17 per cento non riconosce Bill Gates (ed il 10 per cento lo confonde addirittura per Steve Jobs) e poco più di loro (18 per cento) non collega gli hashtag a Twitter. Lievemente più basse le percentuali di risposte corrette (69 per cento) sul significato dell’acronimo URL, Uniform Resource Locator .

La difficoltà cresce allontanandosi dall’attualità: nonostante il film The social Network e le rumorose azioni legali dei gemelli Winkelvoss, solo il 42 per cento sa che Facebook è nato ad Harvard e solo il 36 per cento ricorda che il primo iPhone è stato distribuito nel 2007.

Ancora più difficile avere invece risposte corrette su alcuni punti della storia di Internet ed alcune teorie e tecnologie fondamentali: solo uno su tre (oltretutto su una domanda vero/falso che ne offriva una definizione) conosce la Legge di Moore e ancor meno (il 23 per cento) sa che “Internet” e “World Wide Web” sono due cose distinte. Solo il 9 per cento, infine, riconosce in Mosaic il primo popolare web browser.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
28 nov 2014
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