USA, la privacy piace agli utenti mobile

USA, la privacy piace agli utenti mobile

Più del 50 per cento dei possessori di smartphone ha deciso di non installare o di rimuovere un'applicazione per tutelare i propri dati personali
Più del 50 per cento dei possessori di smartphone ha deciso di non installare o di rimuovere un'applicazione per tutelare i propri dati personali

Nuove statistiche snocciolate dagli analisti del Pew Research Center’s Internet & American Life Project , a partire da un campione di oltre 2mila utenti mobile in terra statunitense. Il 54 per cento dei possessori adulti di smartphone ha deciso di non installare determinate applicazioni , preoccupato per la conseguente condivisione di informazioni personali.

Nel campione selezionato dal Pew Research Center , il 43 per cento degli intervistati ha ammesso lo scaricamento di applicazioni sul proprio smartphone. In questa porzione d’utenza, il 30 per cento dei soggetti adulti ha deciso di disinstallare un’applicazione dopo aver scoperto che quest’ultima pratica attività di rastrellamento e successiva condivisione delle informazioni personali.

Considerate le due fasce del campione, il 57 per cento di tutti gli utilizzatori di applicazioni ha optato per l’abbandono – disinstallazione o mancato download – per motivi legati alla privacy. Evidenze gradite dagli attivisti dell’ Electronic Privacy Information Center (EPIC), che hanno sottolineato come gli utenti stiano diventando più attenti rispetto alle nuove tecnologie mobile .

A supportare la decisione del campione del Pew Research Center , una recente ricerca condotta al Massachusetts Institute of Technology (MIT), al lavoro sulle più popolari applicazioni sul marketplace di Android. Le attività di raccolta delle informazioni – nel caso del gioco Bowman , intere cronologie di navigazione sul browser – continuerebbero anche dopo la chiusura dell’applicazione stessa .

Alla Indiana University , il rettorato ha deciso di ritirare un’applicazione del famoso Kinsey Institute , che permette ai suoi utenti di rivelare in modalità anonima le proprie abitudini sentimentali e sessuali . Disponibile su iOS e Android, l’applicazione ha suscitato perplessità per la raccolta di dati sulla vita intima degli utenti.

Nel frattempo, i vertici della statunitense Federal Trade Commission (FTC) hanno diramato un pacchetto di linee guida per tutti i produttori di applicazioni mobile . Nel documento, una serie di consigli/regole per risultare trasparenti con gli utenti, a partire dalla protezione della loro privacy con avvisi chiari sul trattamento dei dati . Le informazioni sensibili andrebbero sempre raccolte dopo esplicito consenso.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
7 set 2012
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