USA, la scuola riparte da Internet

USA, la scuola riparte da Internet

Con il progetto K12, capitanato da un ex ministro dell'istruzione americano, nasce la prima scuola interamente basata su Internet in grado di coprire l'istruzione di primo e secondo grado
Con il progetto K12, capitanato da un ex ministro dell'istruzione americano, nasce la prima scuola interamente basata su Internet in grado di coprire l'istruzione di primo e secondo grado


Washington (USA) – Solo un anno fa scrisse un libro in cui esprimeva pareri decisamente negativi sull’istruzione via computer: oggi William J. Bennett, ex ministro dell’educazione ai tempi del governo Reagan, si ritrova invece a capo del progetto K12, la prima scuola americana basata interamente su Internet.

E’ un progetto molto ambizioso questo di Bennett, visto che non parte da un istituto fisico già in essere, ma nascerà e si svilupperà unicamente attraverso il Web, sfruttandone tutta l’interattività e la multimedialità che i PC e la Rete di oggi sono in grado di fornire.

Il K12 abbraccerà il primo ed il secondo grado di istruzione, dalle elementari al liceo, e comprenderà tutte le materie scolastiche attualmente insegnate in aula, fra cui musica, arte e persino educazione artistica. Per gli alunni sarà possibile scaricare file multimediali, software e comunicare costantemente con l’insegnante, mentre per i genitori sarà possibile consultare on-line l’andamento scolastico dei propri figli e parlare via Web con gli insegnanti.

I corsi si rivolgeranno soprattutto agli studenti che vivono in zone disagiate o che sono portatori di handicap, ma Bennett pensa che questa nuova forma d’istruzione col tempo potrà divenire un’alternativa sempre più diffusa alle lezioni in classe per il fatto di poter essere personalizzata in base alle capacità e alle esigenze di ciascuno studente.

Le lezioni inizieranno il prossimo autunno ma già ora è possibile iscriversi dietro il versamento di una quota annuale che oscilla fra i 1.000 e i 2.000 dollari.

Il K12 andrà sicuramente ad alimentare le perplessità espresse da più parti circa la qualità e l’opportunità dell’insegnamento on-line, quelle stesse perplessità espresse in passato anche dallo stesso Bennett. Al di là degli interessi in gioco, la formazione on-line risulta di indubbia utilità per alcuni casi particolari, mentre sarà il tempo a dire se potrà essere applicata con successo ad una casistica più vasta di soggetti.

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Pubblicato il 29 dic 2000
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