Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal procuratore distrettuale di New York, Preet Bharara, è la fine di uno tra i più distruttivi virus informatici della storia. Con oltre un milione di computer infettati in tutto il mondo, il terribile malware Gozi aveva permesso a tre cittadini europei di guadagnare almeno 50 milioni di dollari dal furto di dati personali negli account gestiti dalle reti informatiche delle principali banche europee e statunitensi.
Nikita Kuzmin, Mihai Paunescu e Deniss Calovskis sono stati ora incriminati per aver sviluppato e distribuito il malware Gozi, descritti dagli inquirenti come rapinatori di banche ai tempi di Internet. Cittadino russo, Kuzmin è stato identificato come il principale architetto del virus, inizialmente prestato a varie associazioni di cybercriminali in cambio di una quota fissa e una percentuale sul ricavato a colpo concluso.
Dal 2009 Kuzmin sarebbe entrato in contatto con il cittadino rumeno Mihai Paunescu per estendere il malware dalle banche europee a quelle statunitensi, compresi i database della National Aeronautics and Space Administration (NASA). Quest’ultimo, in collaborazione con Calovskis, avrebbe preparato la botnet per le offensive DDoS contro i server gestiti dalle istituzioni bancarie. Kuzmin e soci verranno accusati, tra gli altri capi d’imputazione, di intrusione informatica e frode a mezzo elettronico . ( M.V. )