In un breve documento di dieci pagine, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) statunitense ha diramato un nuovo policy statement con la collaborazione dell’Ufficio dei brevetti e dei marchi registrati (USPTO). I membri della International Trade Commission (ITC) dovrebbero evitare l’applicazione di tutte quelle ingiunzioni volte a bandire la vendita di prodotti che risultino legati a brevetti su tecnologie ritenute essenziali o standard .
Nell’ultimo periodo numerose aziende high-tech si sono rivolte alla commissione a stelle e strisce nella grande guerra dei brevetti, in primis quella legata alla distribuzione globale di smartphone e tablet. Dopo quasi due anni di indagini, i rappresentanti della Federal Trade Commission (FTC) hanno chiesto al gigante Google di non pretendere misure restrittive sulla vendita nazionale di prodotti con brevetti relativi a standard come ad esempio il 3G .
In sostanza , i vertici del DoJ – sulla scia di quanto affermato dalla stessa FTC – vogliono evitare che i consumatori statunitensi vengano danneggiati dai continui screzi tra i giganti del mercato, da Apple a Samsung. I produttori dovranno sempre garantire licenze a condizioni FRAND , vale a dire “giuste, ragionevoli e non discriminatorie”.
Soddisfazione da parte di Microsoft, da tempo impelagata in una vibrante sfida brevettuale con Motorola, società ora controllata da Google. L’azienda di Mountain View – che ha deciso di ritirare le accuse sulle tecnologie standard – era stata accusata di aver montato una campagna pubblica e di lobby per sviare l’attenzione dal suo rifiuto di onorare la promessa di concessione delle licenze FRAND.
Policy statement a parte, i membri di USPTO hanno chiamato a raccolta la comunità dei produttori software per ascoltare suggerimenti su una eventuale riforma dei brevetti nel settore. L’Ufficio dei brevetti vorrebbe creare una software partnership per evitare situazioni di scontro , in particolare sulle tecnologie considerate essenziali. Bisognerebbe perciò delimitare i confini per definire meglio le singole caratteristiche di un prodotto software.
Una seria riforma del sistema brevettuale a stelle e strisce è finita tra i temi principali dell’agenda al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, con i rappresentanti di Google e gli attivisti di Electronic Frontier Foundation (EFF). Nel solo anno 2011, la spesa sostenuta dai giganti high-tech per i loro scontri brevettuali ha sfiorato di pochissimo i 30 miliardi di dollari . Soldi che potrebbero essere investiti altrove, per il bene dell’innovazione e dei consumatori.
Mauro Vecchio