USA, risolto il mistero cifrato

USA, risolto il mistero cifrato

Lo stendardo del nuovo Cyber-Comando istituito dalla Casa Bianca nasconde in bella vista uno strano codice alfanumerico. Un enigma non particolarmente complesso e soprattutto niente affatto segreto
Lo stendardo del nuovo Cyber-Comando istituito dalla Casa Bianca nasconde in bella vista uno strano codice alfanumerico. Un enigma non particolarmente complesso e soprattutto niente affatto segreto

L’istituzione, da parte della Casa Bianca, del discusso Cyber-Comando a difesa della salvaguardia dei network telematici statunitensi, ha portato con sé una specie di “gioco di società” a base di finti segreti, codici misteriosi e t-shirt in omaggio. L’enigma alla fine è stato risolto ma, t-shirt e viaggi premio a parte, non si è rivelato essere eccitante come poteva sembrare all’inizio.

Il simbolo identificativo del Cyber-Comando contiene al suo interno la combinazione alfanumerica “9ec4c12949a4f31474f299058ce2b22a”, fatto subito notato da Wired che ha ben pensato di organizzare una sorta di contest per chi avrebbe “crackato” per primo il codice – a quel punto – segreto. In palio c’erano nientemeno che qualche T-shirt a tema e un biglietto per visitare l’ International Spy Museum sito in Washington D.C.

Non c’è voluto naturalmente molto tempo perché il codice venisse prima identificato come un hash crittografico MD5 di una stringa testuale e poi decifrato in tutta la sua… gloria noia. Il testo nascosto nel cyber-vessillo recita testualmente: “USCYBERCOM pianifica, coordina, integra, sincronizza e conduce attività per: dirigere le operazioni e la difesa di specifici network informativi del Dipartimento della Difesa e; si prepara, e quando richiesto, a condurre operazioni militari a pieno spettro nel cyberspazio con l’obiettivo di permettere l’azione su tutti i domini, assicurarsi la libertà d’azione per gli USA e gli alleati nel cyberspazio e impedire ai nostri avversari di fare lo stesso”.

Banalità del “messaggio segreto” a parte, il piccolo puzzle premeditato dal Cyber-Com ha raggiunto il suo scopo principale vale a dire fare pubblicità alla nuova organizzazione governativa. Con risposte magari non particolarmente significative o allineate alle questioni seriose di cui si occupa il Cyber-Com ma quantomeno utili – polemiche sullo spreco di soldi pubblici a parte – a spargere la notizia dell’esistenza dell’organizzazione.

Alla caccia al codice ha partecipato almeno un militare statunitense , anche se nel caso specifico il sottufficiale Elliott Fabrizio non si è dimostrato particolarmente entusiasta di ricevere la maglietta messa in palio da Wired.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 9 lug 2010
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