Roma – Alle volte capita. Succede tutti i giorni di dimenticare il cellulare in macchina, l’acqua aperta in casa o il gatto in strada. Quindi non si vede perché non ci si possa dimenticare di registrare un dominio che dà accesso all’e-mail a circa 57 milioni di persone.
In Microsoft , l’autore (o gli autori) del piccolo lapsus, probabilmente s’è detto: “Capita”. E del resto, per i prossimi anni, un po ‘ di giardinaggio davanti al villino di Bill non può che rimetterlo/la in piena forma.
L’eroe della situazione, colui che in tutta questa storia probabilmente ha intravisto un disegno divino, è un certo Michael Chaney, programmatore Linux. Guarda tu il caso…
Il buon Chaney, che il giorno di Natale tentò invano di accedere al suo account su Hotmail, si accorse che l’inghippo stava nel mancato rinnovo, da parte di Microsoft, del dominio passport.com, punto d’accesso unificato verso buona parte dei servizi Web di Microsoft. Colto probabilmente da profonda pietà nei confronti di chi condivideva la sua stessa sorte di esiliato, il nostro si fece forza e rinnovò, per conto di Microsoft, la somma di 35$ a Network Solutions per il dominio scaduto.
Nel giro di poche ore quasi 30 milioni di utenti avevano nuovamente la possibilità di connettersi alla propria mailbox ed a tutti gli altri servizi di e-commerce del network Microsoft Passport .
Due giorni dopo l’accaduto Chaney è stato finalmente contattato da Microsoft che, attraverso il product manager di Microsoft Passport John Pope, ha presentato vivi ringraziamenti e l’assicurazione che il debito di 35$ maturato nei suoi confronti gli sarebbe stato rimborsato al più presto.
La storia, che ha davvero dell’incredibile, ha regalato i famosi 15 minuti di notorietà ad un anonimo programmatore del Tennessee, un po ‘ di incavolatura a qualche milione di utenti Hotmail, un bel po ‘ di imbarazzo in Microsoft, un paio di disoccupati in più a Redmond e, se mai ce ne fosse stato bisogno, un pò di pubblicità a Linux.