Utenti, a me gli occhi!

Utenti, a me gli occhi!

Quanto è importante la forma in una ricerca su Internet? Tanto. Quanto è buona l'interfaccia di Google? Secondo gli studi di Mountain View, abbastanza. E la pubblicità, quella quanto è visibile? Mistero
Quanto è importante la forma in una ricerca su Internet? Tanto. Quanto è buona l'interfaccia di Google? Secondo gli studi di Mountain View, abbastanza. E la pubblicità, quella quanto è visibile? Mistero

A essere spartana è spartana, ma la familiare lista di siti web che viene proposta da una ricerca su Google risulta essere anche e soprattutto funzionale all’obiettivo base di Mountain View, che è quello di recuperare dai suoi giganteschi archivi i risultati più pertinenti alle keyword ricercate da ogni utente. Lo confermano i test del campo visivo condotti sullo spostamento degli occhi dei partecipanti sullo schermo.

Google pubblica i risultati delle sue sperimentazioni interne sul blog ufficiale , offrendo se non informazioni e anticipazioni particolarmente importanti quantomeno uno spaccato interessante (e anche un po’ autocelebrativo, a dirla tutta) sul raffinamento dell’interfaccia e l’esperienza utente offerta ai netizen.

In particolare, al Googleplex è stata messa sotto esame la funzionalità “Universal Search” del motore di ricerca per antonomasia, una modalità che restituisce a schermo risultati misti e ricchi di immagini, video e quant’altro.

Tutti elementi che avrebbero teoricamente potuto portare alla distrazione degli occhi dalle informazioni realmente importanti, e invece i test sul movimento veloce degli occhi sullo schermo dicono come, al contrario, la distrazione non rappresenti un problema e la maggioranza degli utenti trova i risultati desiderati nei primissimi posti della lista presentata nella ricerca .

Nel video presentato sul Google Blog è possibile scorgere il movimento repentino degli occhi dei soggetti analizzati attraverso i risultati di una ricerca, risultati che vengono presi in considerazione in maniera ordinata e sequenziale indipendentemente dalla presenza di possibili elementi di distrazione, come appunto i contenuti visivi di Universal Search.

“Per il team di Universal Search – recita il Googleblog – si tratta di un risultato positivo. Ci mostra che siamo stati in grado di realizzare un’interfaccia utente intelligente che fornisce alle persone informazioni utili senza mettersi di traverso con l’obiettivo principale: trovare quello che serve”.

Rimane ancora da chiarire quale peso abbia, su tale modello di efficienza, la presenza dell’advertising sulle pagine web delle ricerche : Google non proferisce parola a riguardo, anche se è facile ipotizzare che altrettanto sforzo indagatore sia diretto a verificare la percezione dei banner pubblicitari da parte dell’utente.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 9 feb 2009
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