Roma – Sono considerati “rassicuranti” i dati sul tasso di pirateria sul software individuati da Microsoft grazie alle indagini dei suoi mystery shopper, agenti che si presentano come clienti nei negozi e che questa volta hanno focalizzato la loro attenzione sul Veneto.
Le indagini Microsoft, che fanno seguito alle tante già effettuate in molte regioni , hanno evidenziato in tutte le maggiori città venete un significativo calo nell’offerta di software illegale, al punto che il Veneto si colloca ben al di sotto della media nazionale di pirateria fin qui registrata.
I mystery hopper hanno effettuato i controlli su 152 rivenditori in tutta la regione: il tasso medio di pirateria è pari al 19,7% e ha contribuito ad abbassare la media nazionale dal 35,3% al 33,6%.
In cima alla classifica delle province “pirata” è Rovigo, con una tasso di offerte illegali pari al 60%, molto al di sopra della “seconda classificata”, Vicenza con il 23,3%. Padova è la provincia meno colpita dal fenomeno: pari all’11,4% il livello di pirateria rilevato.
Le pratiche pirata più diffuse rimangono la duplicazione del software e il cosiddetto hard disk loading , ossia l’installazione sui computer in vendita da parte dei rivenditori di software illegali.