Verizon, una settimana di fuoco (da spam)

Verizon, una settimana di fuoco (da spam)

Dopo aver perso quattro giorni a ripulire i propri server dalle tonnellate di posta-immondizia indirizzata ai propri utenti, l'operatore americano riconosce che ci sta ancora lavorando. Una settimana per liberarsi dello spam
Dopo aver perso quattro giorni a ripulire i propri server dalle tonnellate di posta-immondizia indirizzata ai propri utenti, l'operatore americano riconosce che ci sta ancora lavorando. Una settimana per liberarsi dello spam


New York (USA) – Che il fenomeno spam stia dilagando è sotto gli occhi degli utenti e delle statistiche fornite dai grandi provider e dalle società di rilevazione. Ma il caso Verizon non sembra avere precedenti.

L’operatore americano, uno dei più importanti fornitori di telecomunicazione statunitensi, ha infatti ammesso una settimana fa che i propri server di posta erano stati presi di mira da uno spammatore selvaggio, al punto che ne ha risentito il servizio email dei propri utenti. Ora, passati altri tre giorni dopo i primi quattro giorni di “follia”, Verizon ha ammesso che sta ancora lavorando per ripulire i propri mail server e proteggerli ulteriormente e si è quindi scusata nuovamente con i propri utenti per i disservizi causati…

A quanto pare, ancora ieri erano decine di migliaia gli utenti dei servizi Internet di Verizon a soffrire di problemi di accesso e recupero della posta elettronica. In molti casi non è stato possibile accedere alla mailbox né per ricevere né per inviare messaggi.

L’azienda ha fatto sapere che tra oggi e domani il servizio anche per questi utenti dovrebbe riprendere regolarmente, dopo essere già stato ristabilito per gli altri utenti, circa 200mila in tutto.

Verizon sta naturalmente anche lavorando per cercare di individuare non solo la fonte dello spam ma anche i sistemi utilizzati per invadere in modo così pervasivo i propri mail server, ovvero i computer dedicati allo smistamento e gestione della posta elettronica in arrivo e in partenza dal network.

Ciò che ha stupito e allarmato molti sono le ultimissime dichiarazioni di un responsabile dell’azienda secondo cui non è stato un unico messaggio invasivo: “Lo spam era solo la normale posta elettronica non richiesta, pubblicità varie e proposte commerciali che arrivano ai nostri clienti”… Una dichiarazione che ora ha spinto molti utenti a chiedersi se il problema, più che lo spam o l’arrivo di una quantità di posta elettronica superiore al normale in vista del Natale, non sia invece la capacità di Verizon di gestire le necessità dei propri clienti. Una questione aperta e che interroga i provider sul bisogno di investire in risorse e infrastrutture per fare fronte non solo alle email volute dai propri utenti ma anche allo spam che a ciascuno dei propri utenti può essere indirizzato…

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Pubblicato il
14 dic 2000
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