Verso una sola Internet delle cose

Verso una sola Internet delle cose

Nomi di primaria importanza dell'industria annunciano uno sforzo comune per standardizzare le connessioni tra dispositivi eterogenei, il tutto nell'ottica di una rete delle reti onnipresente
Nomi di primaria importanza dell'industria annunciano uno sforzo comune per standardizzare le connessioni tra dispositivi eterogenei, il tutto nell'ottica di una rete delle reti onnipresente

È nata AllSeen Alliance , progetto collaborativo di Linux Foundation a cui partecipano i grandi nomi dell’industria per lo scopo comune di far avanzare nella pratica, oltre che nella teoria la Internet delle cose (o “Internet of everything” nella definizione dell’alleanza).

Il consorzio può contare sul supporto di aziende del calibro di LG, Panasonic, Sharp, Qualcomm, Cisco, HTC e molte altre, e ha l’ambizioso obiettivo di estendere l’interoperabilità fra sensori, dispositivi elettronici e quant’altro, sia che questi si trovino a operare in una fabbrica, in un centro commerciale, in una strada cittadina o altrove.

Nella spiegazione che ne dà Cisco, al momento la Internet delle cose si trova allo stesso stadio di sviluppo della connettività telematica nel 1993-94, quando esistevano diversi standard di connessione incompatibili tra loro e quindi applicazioni impossibilitate a comunicare facilmente l’una con l’altra.

AllSeen Alliance ha approntato un framework open source idealmente in grado di standardizzare la Internet delle cose nella stessa maniera in cui la diffusione del protocollo TCP/IP ha portato allo sviluppo della moderna rete telematica. Il prossimo, importante passo da compiere è guadagnarsi il coinvolgimento di colossi dell’industria – non focalizzati sul settore consumer – per far sì che l’obiettivo dell’alleanza possa avere una chance di successo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 dic 2013
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