Videogiochi? Terapie!

Videogiochi? Terapie!

Dare nuove chance ai bimbi che soffrono di patologie dell'attenzione, riabilitare soldati feriti in battaglia: aumentano le applicazioni terapeutiche dei games, spesso accusati di far danni. In ballo anche titoli... NASA
Dare nuove chance ai bimbi che soffrono di patologie dell'attenzione, riabilitare soldati feriti in battaglia: aumentano le applicazioni terapeutiche dei games, spesso accusati di far danni. In ballo anche titoli... NASA

Roma – Difficile farsi un’opinione sul contributo esistenziale che possono dare i videogiochi. Ancora di più se si scopre che numerosi psicologi statunitensi consigliano l’intrattenimento videoludico come terapia, di supporto, per i bambini che soffrono di “Disordine da deficit d’attenzione” ( ADD ).

Domenic Greco, psicologo specializzato di Philadelphia, ha fornito ad alcuni pazienti un sistema denominato “SMART BrainGames” che lavora in sinergia con la Sony Playstation 2. Il dispositivo è composto da un caschetto con sensori integrati che permette il monitoraggio dell’attività cerebrale , una Smartbox che riceve i segnali e un joypad speciale. In pratica, durante le sessioni di gioco se l’utente perde la concentrazione il sistema reagisce ostacolando, o rallentando, i movimenti del personaggio virtuale del gioco.

Secondo Greco, negli Stati Uniti più di 50 cliniche utilizzano sistemi SMART BrainGames per aiutare i bambini e gli adulti che soffrono di AAD. Il prezzo di commercializzazione è di 548 dollari (PS2 esclusa), ma dietro si nasconde qualcosa di più di un semplice prodotto innovativo. La tecnologia in questione, infatti, è presa in licenza dalla NASA , l’agenzia spaziale americana, che dal 1994 la utilizza per valutare i piloti nelle sessioni con i simulatori.

Sistemi di intrattenimento... neurale “I videogiochi con neuro-feedback possono essere un interessante trattamento, ma non è stata effettuata ancora sufficiente ricerca per raccomandarlo come strumento primario. Le famiglie spesso sono restie all’utilizzo dei farmaci, ma sono sicuramente il trattamento maggiormente testato”, ha dichiarato Andrew Adesman, responsabile di pediatria presso Schneider Children Hospital di New Hyde Park.

L’utilizzo dei videogiochi, a quanto pare, si sta diffondendo anche in altri settori medici. La Marina Militare statunitense sta testando Sony EyeToy, camera digitale da connettere alla PS2 insieme al tappetino utilizzato per giochi come “Dance Dance Revolution” per riabilitare soldati feriti nei conflitti a fuoco. L’inglese Blitz Games è in fase avanzata di sviluppo di “Interactive Trauma Trainer”, videogioco per PC che dovrebbe simulare l’ambiente medico in guerra. La Federation of American Scientists e la Brown University hanno realizzato “Immune Attack,”, un gioco 3D sul sistema immunitario umano, che dovrebbe permettere agli studenti di comprendere più facilmente i meccanismi che si nascondono dietro ad uno degli argomenti scolastici più complessi.

Insomma, i videogiochi possono trasformarsi in droga per alcuni, per altri sono simboli di epiche campagne morali e legislative , veicoli di propaganda politica e persino argomento chiave per corsi accademici

Dario d’Elia

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Pubblicato il
11 ott 2005
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