Il sito sviluppatori di Apple è di fatto chiuso al pubblico, la sua riapertura rinviata a data da destinarsi . La decisione di sospendere le attività è stata presa nella giornata di giovedì , quando improvvisamente il sito è entrato in una sorta di modalità manutenzione in cui è di fatto impossibile consultarne il contenuto: solo domenica Cupertino ha annunciato che il motivo per cui il sito era finito offline era un presunto attacco che avrebbe compromesso la sicurezza delle informazioni degli account degli sviluppatori registrati. Ma la spiegazione potrebbe anche essere meno grave di quanto sembrerebbe.

Stando alla dichiarazione ufficiale di Apple, giovedì è stato rilevata una breccia nei suoi sistemi che avrebbe condotto alla esposizione di alcuni dati personali degli sviluppatori iscritti. In parecchi , visto il prolungarsi del downtime, avevano ipotizzato qualcosa del genere. Email, indirizzo di residenza, nome e cognome : queste le informazioni che potrebbero essere state carpite, mentre numeri di carte di credito e dati sui clienti restano al sicuro dietro una cortina di cifratura numerica. In nessun caso sono coinvolti dati relativi agli iscritti all’iTunes Store : il sistema violato non ha alcuna relazione col marketplace di Apple, pertanto chi non è uno sviluppatore può dormire sonni tranquilli.
Resta il mistero del lunghissimo intervallo intercorso tra la chiusura al pubblico del sito sviluppatori, che contiene documentazione e materiale riservato a chi produce software per le piattaforme OS X e iOS, e l’ammissione di Apple dell’effettiva violazione dei suoi sistemi: la spiegazione fornita , la necessità di valutare i danni e comunicare agli interessati informazioni precise su quanto accaduto, stride con l’ammissione di non aver chiaro quali e quanti dati potrebbero essere passati dal database nelle mani degli attaccanti . Più probabile che Apple sperasse di arginare e sistemare rapidamente la questione, minimizzando l’impatto sui proprio partner sviluppatori, e facendo passare il più possibile sotto silenzio l’accaduto: ma la portata della breccia deve essere tanto importante da richiedere un’ampia rivisitazione del sistema, e così col tempo che passava inesorabile la decisione di confessare quanto accaduto.
Messa così , la questione parrebbe seria: sebbene non siano finite in circolazione informazioni molto sensibili come i numeri di carte di credito , sta di fatto che una delle infrastrutture critiche di Apple, quella dedicata agli sviluppatori che popolano di app i suoi marketplace per iOS e OS X, ha subito un duro smacco con tanto di fuga di dati. Non un buon biglietto da visita per un’azienda che sta lottando strenuamente su un mercato difficile come quello mobile, e che deve al contempo tenere il passo nell’arrancante (per tutti) mercato desktop. Il rinvio a data da destinarsi della riapertura del sito è un brutto episodio, ma la realtà potrebbe essere meno grave di quanto appaia: se fosse vero quanto sostenuto da tale Ibrahim Balic , hacker che risiede nel Regno Unito , quella di Apple potrebbe essere una contromisura piuttosto estrema a una semplice segnalazione di un problema potenziale nei suoi sistemi.
La ricostruzione offerta da Balic in un commento su Techcrunch è la seguente: dopo aver analizzato i sistemi a cui fa capo il sito sviluppatori Apple, aveva individuato alcune potenziali vulnerabilità che si è affrettato a documentare (con tanto di alcuni dati su account riconducibili a dipendenti Apple) e comunicare attraverso un canale privato ma ufficiale ( bugreporter.apple.com ) all’azienda interessata. Le sue comunicazioni risalgono per l’appunto a giovedì, e di lì a poco il sito finisce offline : una coincidenza è possibile, ma il buonsenso induce a credere che Apple abbia ritenuto pericolosa la segnalazione ricevuta e abbia agito di conseguenza. È altresì possibile che il campanello d’allarme suonato da Balic abbia spinto Cupertino a dare un’occhiata ai suoi server, magari scoprendo che anche altri avevano individuato la stessa vulnerabilità.
Balic ora teme ritorsioni da parte di Apple, per questo ha reso pubblica la sua storia per mettere le mani avanti. Nel frattempo, sono partite (non si capisce bene se per iniziativa di Cupertino o perché qualcuno ha provato a violare gli account interessati) un po’ di procedure di ripristino della password per gli sviluppatori, come segnalto un po’ ovunque su forum e social network.
Seems that the hackers attempted to use the stolen info: multiple people say they’ve received Apple ID password resets in recent days.
– Mark Gurman (@markgurman) July 21, 2013
Resta da capire quali saranno i prossimi passi ufficiali di Apple, che ha concesso 1 settimana di estensione alle sottoscrizioni del programma sviluppatori in scadenza: entro quel termine evidentemente l’azienda spera di aver completato le procedure di ripristino e rimettere a disposizione dei suoi partner tutto il materiale al momento inacessibile.
Luca Annunziata
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formati e drm
"Abbiamo necessità che l'editoria scolastica si sposti verso Internet, in formati possibilmente aperti."Obbligatoriamente, aperti, direi, e senza DRM. Il profitto degli editori non deve mai essere messo davanti al diritto all'istruzione ed alla sua accessibilità.G. TrevizeRe: formati e drm
- Scritto da: G. Trevize> Obbligatoriamente, aperti, direi, e senza DRM. Mah, si potrebbe anche fare una legge su di questo, che tuttavia rimane un non-problema. Nel senso i cosiddetti nativi digitali possono eludere il DRM, e possono convertire i libri di testo da un formato all'altro.Il punto dolente sta da un'altra parte: già ora un insegnante potrebbe richiamare un alunno che anziché possedere il libro di testo possiede la fotocopia rilegata. Non avviene mai, ma l'insegnante ne ha facoltà.Se introducessero quest'obbligo di controllo, gli alunni semplicemente non avrebbero il permesso di utilizzare a scuola copie contraffatte. Non è tanto questione di software, quindi, ma di obblighi vigenti nella scuola.Gilles de RaisRe: formati e drm
- Scritto da: Gilles de Rais> - Scritto da: G. Trevize> > > Obbligatoriamente, aperti, direi, e senza DRM. > > Mah, si potrebbe anche fare una legge su di> questo, che tuttavia rimane un non-problema. Nel> senso i cosiddetti nativi digitali possono> eludere il DRM, e possono convertire i libri di> testo da un formato> all'altro.> > Il punto dolente sta da un'altra parte: già ora> un insegnante potrebbe richiamare un alunno che> anziché possedere il libro di testo possiede la> fotocopia rilegata. Non avviene mai, ma> l'insegnante ne ha> facoltà.> Se introducessero quest'obbligo di controllo, gli> alunni semplicemente non avrebbero il permesso di> utilizzare a scuola copie contraffatte. Non è> tanto questione di software, quindi, ma di> obblighi vigenti nella> scuola.Si, certo!L'insegnane e' in grado di determinare se una copia digitale e' contraffatta, adesso!E' molto piu' semplice imporre l'adizione di testi open, e cosi' non c'e' alcun problema.panda rossaRe: formati e drm
> Si, certo!> L'insegnane e' in grado di determinare se una> copia digitale e' contraffatta,> adesso!Se glielo insegnano, sì.Non ci vuole mica una laurea in informatica. > E' molto piu' semplice imporre l'adizione di> testi open, e cosi' non c'e' alcun> problema.Per ora, come illustra Mantellini, non si fa né l'una né l'altra. Il ministro dell'istruzione Maria Chiara Carrozza, una docente universitaria di bioingegneria industriale per inciso, ha rimandato il provvedimento al prossimo 30 febbraio.Gilles de RaisRe: formati e drm
> Se introducessero quest'obbligo di controllo, gli> alunni semplicemente non avrebbero il permesso di> utilizzare a scuola copie contraffatte. Non è> tanto questione di software, quindi, ma di> obblighi vigenti nella> scuola.Assurdita', basta mettersi 5 minuti nei panni di un insegnante per capirlo.EctoRe: formati e drm
> > Se introducessero quest'obbligo di controllo,> gli> > alunni semplicemente non avrebbero il permesso> di> > utilizzare a scuola copie contraffatte. Non è> > tanto questione di software, quindi, ma di> > obblighi vigenti nella> > scuola.> > Assurdita', basta mettersi 5 minuti nei panni di> un insegnante per> capirlo.Sull'assurdità sono d'accordo, ma deriva da un'altra assurdità: l'insegnante di scuola statale è pubblico ufficiale, almeno sulla carta, e in quanto tale ha l'obbligo di denunciare i reati di cui viene a conoscenza. :|Gilles de RaisRe: formati e drm
- Scritto da: Gilles de Rais> - Scritto da: G. Trevize> > > Obbligatoriamente, aperti, direi, e senza DRM. > > Mah, si potrebbe anche fare una legge su di> questo, che tuttavia rimane un non-problema. Nel> senso i cosiddetti nativi digitali possono> eludere il DRM, e possono convertire i libri di> testo da un formato> all'altro.Vedrei più facile che ogni istituto scolastico paghi direttamente alleditore i libri che decide di adottare in base al numero di iscritti.Gli iscritti alla tal classe pagheranno allatto di iscrizione anche i libri.Compito delleditore sarà poi di mettere disposizione i libri senza DRM scaricabili gratuitamente e fornire gli eventuali aggiornamenti nel corso dellanno.Teo_Campo di distorsione spazio-tempo italia
Continua l'avvincente saga spaziale italica ed il suo viaggio fra le dimensioni.Houston we HAVE a problem! Ed il problema è che vige l'idiotica idea che l'informatica faccia risparmiare.L'informatica NON FA RISPARMIARE. O meglio, può far risparmiare, ma solo nel lungo periodo. L'informatizzazione costa, ed affinché il risultato sia efficiente deve costare. Non si costruisce nulla "a costo zero", al contrario si spende e basta (alla faccia del costo zero), senza risultati tangibili.L'informatica è uno di quei casi in cui è vera l'affermazione "chi più spende meno spende". Probabilmente sin'ora abbiamo buttato miliardi di euro nella voragine informatica italiana. Buttato è il termine giusto perché trattasi di singole azioni sporadiche, senza una visione complessiva, orientate esclusivamente ad un presunto risparmio sulla spesa corrente e mai con una visione di prospettiva.Ogni volta che leggo articoli riguardanti iniziative di questo genere devo prepararmi psicologicamente alla solita pagliacciata all'italiana, finché non capiremo che l'informatizzazione fa risparmiare rispetto alla qualità delle performances e non rispetto alla spesa di per sè, non andremo da nessuna parte.FAPFAPPrimo passo
Non concordo.Il primo passo è una Call for Volunteers tra tutti gli attuali insegnanti, divisi per materia, i quali dovranni rispondere OBBLIGATORIAMENTE VIA EMAIL allegando un UNA PAGINA obbligatoriamente in OpenDocumentText che descriva perché ci si candida.Tra quelli che risponderanno ed invieranno correttamente, verrà chiesto di registrarsi suhttp://it.wikibooks.org/e scrivere l'abbozzo di un libro su un tema della propria materia indicato, definendone la struttura e scrivendone l'introduzione.Via email dovrà essere inviato il link alla bozza di libro scritta.Tra quelli fin qui soppravvissuti (che hanno dimostrato quel minimo di dimestichezza con l'informatica necessaria), sulla base di quanto dimostrato nella bozza di libro, si selezioneranno 5 docenti per materia i quali PER UN ANNO verranno distaccati dal loro attuale ruolo di insegnamento PER ANDARE A SCRIVERE UN LIBRO DI TESTO PER LA LORO MATERIA, su Wikibooks.Essendo DIPENDENTI del Ministero dell'Istruzione, il Copyright è dello Stato Italiano, il quale lo rilascerà preventivamente in CC-BY-SA.Al termine dell'anno, saranno reintegrati nel loro ruolo precedenti, ed altri 5 saranno selezionati per curare aggiornamenti ed estensioni per il successivo anno.Trascorsi 5 anni, il materiale sarà abbastanza esteso da consentire a qualunque docente di "ritagliare" il libro che gli serve partendo dal libro aggiornato già scritto, dalle sue eventuali derivazioni aggiornate da altri, da eventuali versioni alternative disponibili.Se il Docente vuole adottare un libro di testo non pubblicamente disponibile e libero (ed a quel punto ALMENO uno esisterà), la sua adozione dovrà essere ratificata a maggioranza da un Consiglio di Classe dei Genitori/Studenti con la maggiore età. Nessuno è obbligato "per forza" ad adottare un particolare testo, anche non libero, ma se costa chi deve sostenere il costo (i Genitori) devono poter liberamente scegliere a maggioranza.Che poi il testo sia scaricato in PDF, stampato o letto direttamente sul Tablet... sarà un altro discorso.Notare che questo sarebbe già a costo "quasi zero"...SkywalkerRe: Primo passo
Ottime idee. Sembra che sia stato pensato tutto. Però non tieni in considerazione le solite lobby che ovviamente non potranno accettare di non vendere più libri di testo.vituzzoRe: Primo passo
Concordo in pieno con l'idea di fondo.Geek NerdRe: Primo passo
Belle parole. Però prova tu a scrivere un libro. Ci vogliono soldi, fonti autorevoli, personale e risorse di vario tipo. Mica posso scrivere un libro facendo copia/incolla da Wikipedia.Claudio RossiRe: Primo passo
> Belle parole. Però prova tu a scrivere un libro.> Ci vogliono soldi, fonti autorevoli, personale e> risorse di vario tipo. Mica posso scrivere un> libro facendo copia/incolla da> Wikipedia.Molti libri di adesso sono fatti così. Magari non col copiaincolla da wikipedia, sarebbe troppo facile, ma da pezzi di web, qua e là. :Però un libro di testo ha sempre qual qualcosa di più che lo fa apprezzare dagli insegnanti. Se qualcuno è riuscito a scriverlo solo mettendo insieme pezzi di web, e ad avere sucXXXXX, be', tanto di cappello.FasoRe: Primo passo
- Scritto da: Claudio Rossi> Belle parole. Però prova tu a scrivere un libro.> Ci vogliono soldi, fonti autorevoli, personale e> risorse di vario tipo. Mica posso scrivere un> libro facendo copia/incolla da> Wikipedia.Se sai quello che vuoi scrivere, non ti serve altro che la tua conoscenza.Se non sai, e' meglio se non scrivi.Dettaglia questi soldi, queste fonti autorevoli, personale e risorse di vario tipo.panda rossaRe: Primo passo
Ed infatti io non ho mica detto che deve scriverlo il primo che passa, ma 5 tra i migliori insegnanti di TUTTA la scuola italiana. Gente con una laurea, a volte due, che ha fatto corsi di specializzazione all'insegnamento ed ha 10-20-30-40 anni di esperienza sul campo.Sono Docenti, gente che INSEGNA quella materia. A volte ce lo si dimentica fino a farlo dimenticare anche a loro stessi. Magari ci saranno anche tanti Guardiani Diurni di Minorenni, ma ci sono altrettanti fior di Docenti che non aspettano altro che l'occasione per poterlo dimostrare.Ed ogni anno quello scritto dai precedenti, viene revisionato ed arricchito da altri 5 tra i migliori insegnanti di TUTTA la scuola italiana.Pagati dallo Stato. Perché questi, pur distaccati dall'Insegnamento per un anno, continuano ad essere stipendiati. Non gli si chiede di mettersi in aspettativa non retribuita. Quindi certamente vengono spesi soldi.Il punto è che Dipendenti Pubblici qualificati, remunerati con soldi pubblici, costruiscono uno o più sussidi di formazione PUBBLICI, dai quali si può con facilità estrapolare un sussidio ad hoc (come già oggi TUTTI i Docenti fanno, scegliendo quali capitoli insegnare e quali saltare).Detto, questo, messa a disposizione questa risorsa pubblica, non escludo che qualche Insegnante possa ritenerla inadeguata o insufficiente. Ma mi sembra quantomeno corretto che, se vuole usare una risorsa proprietaria a pagamento, come minimo debba riuscire a convincere chi paga: i Genitori.Se no usa quella Pubblica.Non è molto dissimile dalla scuola stessa: lo Stato mette a disposizione la Scuola Pubblica. Nessuno ti vieta di mettere su una tua scuola e far insegnare ai tuoi figli le stesse materie ma in modo diverso, e magari anche materie aggiuntive. Si chiama Scuola Privata. Ma devi convincere sempre gli stessi, i Genitori, che la differenza valga la retta pagata di tasca propria. Altrimenti questi frequentano la Scuola Pubblica.SkywalkerInsegnanti
Capre semi-analfabete (tecnologicamente parlando) totalmente autoreferenziali ed impermeabili ad ogni tentativo di modernizzazione (corsi di aggiornamento? SIA MAI!!)Noi e i nostri figli siamo ostaggi di una categoria che non si schioda dalle regole del 900 e che, col pugno chiuso al vento, rivendica costantemente diritti e prebende.Per carità io sono convinto che dovrebbero essere pagati meglio, ma prima il loro imbarazzante livello deve salire di molte tacche.Gennarino BRe: Insegnanti
Luoghi comuni propagandati da anni di ministri dell'istruzione che hanno demonizzato la categoria.Sg@bbioRe: Insegnanti
- Scritto da: Sg@bbio> Luoghi comuni propagandati da anni di ministri> dell'istruzione che hanno demonizzato la> categoria.No, è la verità. Gli insegnanti italiani sono vergognosi. Qualcuno che si salva c'è, sicuro, ma il livello medio è indecente....Re: Insegnanti
Probabilmente abbiamo campioni diversi. Perché io trovo fondamentalmente un buon 70% di insegnanti sfiduciati, demoralizzati, vituperati, privati di mezzi, impotenti davanti a una metà di studenti disinteressati spalleggiati da genitori arroganti, che resistono a cercare di insegnare all'altra metà.Nell'aritmetica che hanno insegnato a me, 70 è molto maggiore di 30.Ma, come mi insegnava la mia maestra, fa molto più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.Poi magari io vivo in un'isola felice.Skywalkerlol
Povera Italia.Poi leggi robe come questa:http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/05/16/la-differenza-tra-un-e-book-e-un-libro-di-carta/"i romanzi vanno letti su carta o non danno nessuna emozione."E capisci con che razza di gente si ha a che fare......Re: lol
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: lol
- Scritto da: unaDuraLezione> - Scritto da: ...> > Povera Italia.> > > > Poi leggi robe come questa:> > > >> http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/> > > > "i romanzi vanno letti su carta o non danno> > nessuna> > emozione."> > > E capisci con che razza di gente si ha a che> > fare...> > > poveri anziani impermeabili alle innovazioni che> presto non esisteranno più per banali questioni> anagrafiche...o magari si tratta di giovani inconsapevoli permeabilissimi al condizionamento sociale, ai falsi miti del progresso e marketing?n nRe: lol
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: lol
- Scritto da: n n> - Scritto da: unaDuraLezione> > - Scritto da: ...> > > Povera Italia.> > > > > > Poi leggi robe come questa:> > > > > >> >> http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/> > > > > > "i romanzi vanno letti su carta o non> danno> > > nessuna> > > emozione."> > > > > E capisci con che razza di gente si ha> a> che> > > fare...> > > > > > poveri anziani impermeabili alle innovazioni> che> > presto non esisteranno più per banali> questioni> > anagrafiche...> > o magari si tratta di giovani inconsapevoli> permeabilissimi al condizionamento sociale, ai> falsi miti del progresso e> marketing?No certo, ha ragione uno che dice "un romanzo dà emozioni soltanto letto su carta"... certo certo. (rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)Stiamo a ragionare con i malati di mente, qui......Re: lol
- Scritto da: unaDuraLezione> - Scritto da: ...> > Povera Italia.> > > > Poi leggi robe come questa:> > > >> http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/> > > > "i romanzi vanno letti su carta o non danno> > nessuna> > emozione."> > > E capisci con che razza di gente si ha a che> > fare...> > > poveri anziani impermeabili alle innovazioni che> presto non esisteranno più per banali questioni> anagrafiche...Vero... comunque finché si dice "non mi piace la sensazione che dà un ebook" posso anche arrivare a comprendere, ma "un romanzo va letto so carta o non dà nessuna emozione" è proprio roba da malati di mente. Ma come si fa ad arrivare a pensare che le emozioni date da un romanzo possano dipendere dal materiale su cui lo leggi? E fra l'altro un Kindle qualsiasi anche visivamente è pure assolutamente simile ad una pagina cartacea, non stiamo certo parlando di una cosa che uno fa fatica a leggere... che XXXXX di differenza ci potrebbe mai essere nelle emozioni che danno? Mah......Re: lol
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: lol
- Scritto da: unaDuraLezione> - Scritto da: ...> > Povera Italia.> > > > Poi leggi robe come questa:> > > >> http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/> > > > "i romanzi vanno letti su carta o non danno> > nessuna> > emozione."> > > E capisci con che razza di gente si ha a che> > fare...> > > poveri anziani impermeabili alle innovazioni che> presto non esisteranno più per banali questioni> anagrafiche...E questo e' veramente ingiusto.Io non so che cosa darei affinche' possano assistere al definitivo ed irreversibile crollo del loro mondo di parassiti PRIMA che la natura faccia il suo corso!panda rossaRe: lol
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: unaDuraLezione> > - Scritto da: ...> > > Povera Italia.> > > > > > Poi leggi robe come questa:> > > > > >> >> http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2013/> > > > > > "i romanzi vanno letti su carta o non> danno> > > nessuna> > > emozione."> > > > > E capisci con che razza di gente si ha> a> che> > > fare...> > > > > > poveri anziani impermeabili alle innovazioni> che> > presto non esisteranno più per banali> questioni> > anagrafiche...> > E questo e' veramente ingiusto.> Io non so che cosa darei affinche' possano> assistere al definitivo ed irreversibile crollo> del loro mondo di parassiti PRIMA che la natura> faccia il suo> corso!Già. Specie visto che è la loro generazione quella che ha portato a questo sfacelo, non certo quella dopo....Altri 3 punti
1) Come già fatto notare da altri: i libri devono essere open e di qualità.Questo è un passo fondamentale e non banale da affrontare.2) Gli ebook reader e i tablet non sono ottimali per studiare: quando si studia si salta da pagina a pagina, si annota, etc... Un libro di testo non è un libro di narrativa che si legge in fila. Nel cartaceo per ora si studia meglio.Penso sia possibile creare app (o ferse già esistono) che minimizzano questo problema, ma devono (come per i libri di testo) essere open.Inoltre per alcuni libri è molto comodo una pagina grande (libri di disegno tecnico per esempio?).Ad ogni modo a oggi un tablet non sostituisce bene un libro di testo.3) Sebbene il libro sia un buon mezzo di studio, sicuramente con la tecnologia si può creare qualcosa di più interattivo e intelligente.Concludo con una considerazione: si pensa che i lavoro e lo studio debba per forza essere "noioso" o per lo meno "faticoso". Questa non è una condizione necessaria per un buon apprendimento nella maggior parte dei casi. Più che tablet, pensiamo a come si potrebbe insegnare (o lavorare) meglio.ShedarRe: Altri 3 punti
- Scritto da: Shedar> 2) Gli ebook reader e i tablet non sono ottimali> per studiare: quando si studia si salta da pagina> a pagina, si annota, etc... Un libro di testo non> è un libro di narrativa che si legge in fila. Nel> cartaceo per ora si studia> meglio.Ipertesto, questo sconosciuto.panda rossaRe: Altri 3 punti
- Scritto da: Shedar> 2) Gli ebook reader e i tablet non sono ottimali> per studiare: quando si studia si salta da pagina> a pagina, si annota, etc... Ah, perché non puoi fare queste cose con un e-book? Ma li hai mai provati? Beh, te lo dico io: è possibile annotare e saltare da pagina a pagina anche con un'e-book....Re: Altri 3 punti
> Ah, perché non puoi fare queste cose con un> e-book? Ma li hai mai provati? Beh, te lo dico> io: è possibile annotare e saltare da pagina a> pagina anche con> un'e-book.E si fanno pure le orecchie alle pagine. Orecchie elettroniche però. :-DGilles de RaisRe: Altri 3 punti
- Scritto da: Gilles de Rais> > Ah, perché non puoi fare queste cose con un> > e-book? Ma li hai mai provati? Beh, te lo> dico> > io: è possibile annotare e saltare da pagina> a> > pagina anche con> > un'e-book.> > E si fanno pure le orecchie alle pagine. Orecchie> elettroniche però.> :-D[img]http://www.nicolasfradet.com/wp-content/uploads/2013/02/fake-smile.jpg[/img]...Re: Altri 3 punti
Ho l'ebook reader e non il tablet.Per passare da pagina a pagina ci metti tanto, di sicuro non è il massimo per studiare. Anche il formato dello schermo, ottimo per la narrativa, non va bene per lo studio.Forse col tablet il problema non si presenta. Rimane il dubbio sulle dimensioni dello schermo.Domanda, ma hai mai studiato su un tablet? Io direi di no, anche se affermerai il contrario.ShedarRe: Altri 3 punti
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Altri 3 punti
- Scritto da: unaDuraLezione> - Scritto da: ...> > > Ah, perché non puoi fare queste cose con un> > e-book? Ma li hai mai provati? Beh, te lo> dico> > io: è possibile annotare e saltare da pagina> a> > pagina anche con> > un'e-book.> > Su un e-reader ad alta latenza ti passa> letteralmente la voglia di 'sfogliare'. Non è> assolutamente> pratico.Su quelli recenti il tempo di latenza è assolutamente minimo... meno che sfogliare una pagina di un libro. In ogni caso puoi andare ad una determinata pagina saltando quelle intermedie.Annunzia CulataPer risparmiare sui libri di testo.
1. Ogni anno lo Stato apre una gara per la fornitura dei testi scolastici necessari.2. I primi 10 (5? 3?) testi per ogni materia, i migliori per rapporto qualità/prezzo, vincono la gara3. Lo Stato acquista integralmente i diritti sui testi che hanno vinto.4. Lo Stato quindi distribuisce i file digitali dei testi a tutte le scuole (PUBBLICHE), assieme ai diritti per la libera riproduzione sia su carta che digitale.5. Le singole scuole, secondo le scelte degli insegnanti, si organizzano come meglio credono per stampare/riprodurre i testi che preferiscono, SENZA COSTI PER LE FAMIGLIE.6. Difficile, eh?FetenteRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Fetente> 1. Ogni anno lo Stato apre una gara per la> fornitura dei testi scolastici> necessari.> > 2. I primi 10 (5? 3?) testi per ogni materia, i> migliori per rapporto qualità/prezzo, vincono la> gara> > 3. Lo Stato acquista integralmente i diritti sui> testi che hanno> vinto.> > 4. Lo Stato quindi distribuisce i file digitali> dei testi a tutte le scuole (PUBBLICHE), assieme> ai diritti per la libera riproduzione sia su> carta che> digitale.> > 5. Le singole scuole, secondo le scelte degli> insegnanti, si organizzano come meglio credono> per stampare/riprodurre i testi che preferiscono,> SENZA COSTI PER LE> FAMIGLIE.> > 6. Difficile, eh?Beh, difficile che qualcuno ci mangi sopra, quindi non lo faranno.Annunzia CulataRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Fetente> 1. Ogni anno lo Stato apre una gara per la> fornitura dei testi scolastici> necessari.Chiamiamolo bando, però. Altrimenti sembra un concorso letterario, il premio Strega. : > 2. I primi 10 (5? 3?) testi per ogni materia, i> migliori per rapporto qualità/prezzo, vincono la> garaChi li giudica?Domanda non peregrina, visto che se a giudicarli sono amici o parenti degli autori, i vincitori si sanno in anticipo.> 3. Lo Stato acquista integralmente i diritti sui> testi che hanno> vinto.Uhm, economico, non c'è che dire...E anche i futuri diritti sugli aggiornamenti, o lo stesso testo lo facciamo durare 30 anni?> 4. Lo Stato quindi distribuisce i file digitali> dei testi a tutte le scuole (PUBBLICHE), assieme> ai diritti per la libera riproduzione sia su> carta che> digitale.Proprio tutte tutte tutte, o solo le scuole che scelgono di adottare quei libri?Sai, c'è un articoletto della costituzione che sancisce che l'insegnamento è libero. Imporre una rosa di libri di testo a tutte le scuole, nonostante al singolo insegnante non piaccia, non la vedo agevole. Sempre costituzionalmente parlando.> 5. Le singole scuole, secondo le scelte degli> insegnanti, si organizzano come meglio credono> per stampare/riprodurre i testi che preferiscono,> SENZA COSTI PER LE> FAMIGLIE.Ho capito: paga il contribuente. Anche quello che di figli non ne ha, e non intende averne.> 6. Difficile, eh?Le ideone sono sempre facilissime.È la realtà che le fa infrangere in mille pezzi.Gilles de RaisRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Gilles de Rais> Chi li giudica?> Domanda non peregrina, visto che se a giudicarli> sono amici o parenti degli autori, i vincitori si> sanno in> anticipo.Lo stesso problema si pone per qualsiasi lavoro pagato dallo stato, cosa facciamo, smettiamo di fare strade e ponti?> Uhm, economico, non c'è che dire...Sempre meno costoso che pagare centinaia di euro per pessimi libri come accade ora> E anche i futuri diritti sugli aggiornamenti, o> lo stesso testo lo facciamo durare 30> anni?Si stabilisce un periodo congruo, tipo 3 anni. Anche tempo fa qualcuno aveva proposto di obbligare gli editori a non modificare i testi prima di 3 anni, per agevolare il mercato dei libri usati.> Proprio tutte tutte tutte, o solo le scuole che> scelgono di adottare quei> libri?> Sai, c'è un articoletto della costituzione che> sancisce che l'insegnamento è libero. Imporre una> rosa di libri di testo a tutte le scuole,> nonostante al singolo insegnante non piaccia, non> la vedo agevole. Sempre costituzionalmente> parlando.Ah, è libero? allora perchè gli insegnanti sono OBBLIGATI PER LEGGE a indicare agli studenti uno dei libri approvati dal ministero? Comunque niente impedirebbe ai presidi e agli insegnanti di scegliere libri a pagamento: sempre che siano disposti a giustificare la cosa con i genitori degli studenti.> Ho capito: paga il contribuente. Anche quello che> di figli non ne ha, e non intende> averne.Ehi amico, io NON HO figli, ma sono contento che con le mie tasse si finanzino le scuole pubbliche. Voglio un Paese civilizzato.> Le ideone sono sempre facilissime.> È la realtà che le fa infrangere in mille> pezzi.Ok sentiamo le tue ideone allora.FetenteRe: Per risparmiare sui libri di testo.
Conosco un insegnante che, per far risparmiare soldi agli allievi, si era messo (insieme ad altri insegnanti) a scrivere di suo pugno dispense gratuite da distribuire fotocopiate, al posto dei libri di testo. Apriti cielo! è stato obbligato dalla scuola ad indicare comunque uno dei libri "ufficiali". Così tutte le famiglie lo hanno comprato, nonostante lui e gli altri insegnanti avessero cercato di far sapere che, sì, il libro DOVEVA essere indicato, ma NON ERA NECESSARIO comprarlo.Avevano anche provato ad aggirare l'ostacolo indicando come testo il famoso "bignamino", ma è stato respinto dalla scuola.Poi, certo, si è liberi di pensare quello che si vuole. Io comunque ricordo benissimo uno dei costosi e preziosi libri di testo "ufficiali", in questo caso di Geografia, in cui la bandiera italiana aveva il settore rosso vicino all'asta...Ormai con Internet sarebbe facile per gruppi di insegnanti lavorare insieme alla stesura di libri di testo "open-source", ma se poi le leggi sono fatte per agevolare le lobby degli editori (che sei, uno di loro?), è chiaro che non se ne esce.FetenteRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: panda rossa> Contiene quanto previsto dai programmi> ministeriali?> SI []> NO []> Barrare la casella corrispondente.Tutti i libri di testo soddisfano questo criterio. Gli autori non sono mica fessi.Bisogna scegliere i migliori, e come si fa? E soprattutto, chi lo fa? Anche mettere nella giuria solo docenti universitari non sarebbe una soluzione priva di rischi, perché non possono rendersi conto se un libro è scritto troppo difficile o meno. > Stai sicuro che se il falegname incaricato di> levigarmi un tavolo, mette mano al trapano, io> qualcosa da dire ce> l'ho.Tu. Ma non tutti. E non è detto che siano presenti durante il lavoro.> Quello che si potrebbe invece fare a costo zero> e' una bella abrogazione del diritto d'autore in> toto.E non si fa.Brusco il risveglio, eh? > Per questo tu sei destinato all'estizione, e con> te tutta la casta editoriale> parassita.Povero illuso. Continua a dare i soliti titoli a chiunque ti riporti alla realtà. Oramai solo questo puoi fare.Gilles de RaisRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Gilles de Rais> Sai, c'è un articoletto della costituzione che> sancisce che l'insegnamento è libero. Ce ne sarebbe anche un altro che dice che la scuola e' gratuita.panda rossaRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: panda rossa> > Sai, c'è un articoletto della costituzione> che> > sancisce che l'insegnamento è libero. > > Ce ne sarebbe anche un altro che dice che la> scuola e'> gratuita.Sono in apparente contraddizione, è vero. Ma una scuola senza libri di testo non è possibile: sì, esistono le scuole popolari per adulti, istituite da Grundtvig nell'Ottocento e diffusesi a macchia d'olio, ma non hanno mai avuto grande sucXXXXX in Italia. In tutti gli Stati moderni, a quanto ne so, i libri di testo si pagano. Poi ognuno ha regole diverse su chi li paga, e su quanto si pagano.Gilles de RaisRe: Per risparmiare sui libri di testo.
Già oggi paga il contribuente (per tutte le famiglie che non possono permettersi i libri..almeno che non sia a discrezione die singoli comuni).Comuqnue una scuola moderna dovrebbe... fino alla terza elementare, come oggi.., dalla quarta solo lezioni elettroniche con quindi anche correzione dei compiti, quindi diventa misurabile pure quel tempo necessario agli insegnati. I libri non dovrebbero proprio esistere, ma dovrebbe esserci un programma con tutte le nozioni possibili (ovviamente nei limiti) e che allo stesos tempo impari le caratteristiche dello studente che si trova davanti e adatti il formato al bisogno, quindi personalizzandolo. Ad un dislessico, saranno spaziate le lettere e si useranno molte immagini (tenendole magari sempre in vista), ad uno senza difficoltà si metterà più testo per volta, ecc.Surak 2.0Re: Per risparmiare sui libri di testo.
A parte il fatto che non sia chiaro perchè andrebbe fatto ogni anno, ma poi chi garantisce che chi decide i migliori non sia corrotto? Ti sfugge poi il principale scoglio della tua idea è la solita storiella per cui solo gli insegnati sanno quale sia il libro migliore per gli studenti e devono sceglierlo solo loro (alla fin fine) e che tu vorresti, altrimenti, distruggere la loro libertà di educare al meglio (e le altre solite manfrine). Non ci fosse anche l'altra faccia della mafia (una sono gl editori) di libri fai da te ed iniziative varie ce ne sono da anni, quindi non serve neanche comprare o pagare diritti, e con quel che lo Stato già paga, in un anno, per i libri a chi non se li può permettere, si potrebbe creare un sistema di lettori elettronici per vari anni e per tutti (ai genitori sarà chiesta una cauzione)Surak 2.0Re: Per risparmiare sui libri di testo.
A me risulta che gli insegnanti sono obbligati a indicare uno dei testi ufficiali, e quindi poi accade che le famiglie li comprano anche se sono inutili. Ho risposto in merito in un altro post, stesso threadFetenteRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Fetente> A me risulta che gli insegnanti sono obbligati a> indicare uno dei testi ufficiali, Sì, è così. Per ora è un obbligo di legge indicarli, ma ovviamente non é un obbligo acquistarli.Gilles de RaisRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Fetente> A me risulta che gli insegnanti sono obbligati a> indicare uno dei testi ufficiali, Appunto... dietro al vecchio (ed un po' ridicolo) pretesto che i libri devono piacere al singolo insegnante (ovviamente tra quelli riconosciuti) s'impedisce che ci sia un limitatissimo numero di libri (e che siano gli stessi per alcuni anni).Se sis mettesse di pensare che la scuola è per i professori e le loro esigenze, e s'iniziasse a pensare ai problemi dei ragazzi, unendo le possibilità tecniche di oggi, si potrebbe fare quel che dicevo cioè eliminare proprio il concetto di libro > e quindi poi> accade che le famiglie li comprano anche se sono> inutili. Ho risposto in merito in un altro post,> stesso> threadSì, ho visto, ma siccome capita che a volte si leggano anche altri commenti prima di rispondere ad uno preciso e calcolando che ci vuole qualche minuto a scrivere una risposta sensata, può succedere che quando si fa "invio" siano presenti risposte o simili o chiarificatrici che non si è avuto tempo di leggereSurak 2.0Re: Per risparmiare sui libri di testo.
Mi sembra poco realizzabile quest'ipotesi. Parti dal presupposto che i libri scolastici si possano scrivere facilmenjte e con pochissimi soldi, il che non è vero. Non voglio assolutamente difendere gli editori, che ho poco in simpatia, ma così facendo chi pagherebbe i libri agli editori? Lo stato? E quanto credi che li pagherebbe?Claudio RossiRe: Per risparmiare sui libri di testo.
- Scritto da: Claudio Rossi> Mi sembra poco realizzabile quest'ipotesi. Parti> dal presupposto che i libri scolastici si possano> scrivere facilmenjte e con pochissimi soldi, il> che non è vero. Spiega perche'.A me basta un computer (che gia' ho) e un editor di testo (Open Office gratis).> Non voglio assolutamente> difendere gli editori, che ho poco in simpatia,> ma così facendo chi pagherebbe i libri agli> editori? Lo stato? E quanto credi che li> pagherebbe?Gli editori che c'entrano?Il libro lo scrive l'autore.E se viene distribuito in formato elettronico l'editore ha finito di ingrassare.panda rossaChe disastro
Ecco le solite potentissime lobby, editori ed insegnanti, che uniti contro il progresso, bloccano una lodevole iniziativa. Il risultato è che gli editori continueranno a dissanguare le famiglie e i ragazzi italiani saranno svantaggiati rispetto a quelli dei paesi dove la civiltà informatica è una realtà.E poi si lamentano che ci siano tanti disoccupati! Cosa ce ne facciamo in azienda di dipendenti che sanno leggere un testo latino, o conoscono i filosofi greci, ma arrancano di fronte a Word o Excel?Io mi vergogno quando in una sessione di laurea si lodano i ragazzi che hanno fatto una tesi perfettamente inutile, invece di una tesi che servirà per trovare un posto di lavoro.Così la scuola italiana diventa una fabbrica di disoccupati.Non credo che tutti i genitori siano così sciocchi da credere che il libro sia meglio del supporto elettronico: perché invece di disinteressarsi delle cose della scuola o ragionare con una logica ottocentesca non cominciano a ragionare e a preoccuparsi per il futuro dei figli?La scuola è troppo condizionata da interessi di casta: è tempo di cambiare e ormai solo i genitori possono far valere le proprie opinioni. I figli purtroppo sono facilmente condizionabili da docenti disonesti e da politicanti ancor più disonesti.massimo1940Re: Che disastro
- Scritto da: massimo1940> Il risultato è> che gli editori continueranno a dissanguare le> famiglie e i ragazzi italiani saranno> svantaggiati rispetto a quelli dei paesi dove la> civiltà informatica è una> realtà.Hai una totale fiducia salvifica nell'uso dei libri di testo elettronici rispetto a quelli cartacei.Guarda che non si diventa esperti informatici per il sol fatto di usare libri elettronici. Ci vuole qualcosa di più, ad esempio un numero fisso di ore di insegnamento di materie relative al computer. Che nei programmi non c'è. :|> E poi si lamentano che ci siano tanti> disoccupati! Cosa ce ne facciamo in azienda di> dipendenti che sanno leggere un testo latino, o> conoscono i filosofi greci, ma arrancano di> fronte a Word o> Excel?Stai mescolando due cose molto diverse fra di loro. Il latino e la storia della filosofia si studiano al liceo classico e scientifico. E ci va chi vuole, nessuno oggi ti obbliga a scegliere quella scuola in particolare. E al contrario, di nuovo, si possono benissimo usare libri elettronici per materie diverse dal latino e dalla filosofia, senza però insegnare Word e Excel! Sono due questioni separate.> Io mi vergogno quando in una sessione di laurea> si lodano i ragazzi che hanno fatto una tesi> perfettamente inutile, invece di una tesi che> servirà per trovare un posto di> lavoro.Dubito esistano tesi che servono a trovare un posto di lavoro.Caso mai esistono tesi che possono costituire l'inizio di un'attività imprenditoriale innovativa.Gilles de RaisI mostri dell'e-learning
Contrappunti/ I mostri dell'e-learning :controlli a campioneIl paese delle banane ...
o meglio il paese dei raddrizzatori di banane ... sicuramente non la faranno gratuitamente. :Dprova123Re: Eppure...
- Scritto da: bradipao> > Ma sono così potenti le lobby? Che mezzi usano> per convincere> CHIUNQUE?[img]http://www.giornalettismo.com/wp-content/uploads/2013/04/500_Euro_.jpg[/img]panda rossaEliminare l'adozione obbligatoria
Il ministro Profumo aveva commissionato allUnità italiana di Eurydice una ricerca sullobbligo di adozione dei libri di testo nelle scuole europee.La ricerca ha svelato come gli unici Paesi europei dove l'adozione di libri di testo e' obbligatoria siano l'Italia, la Grecia, Cipro e Malta (fonte: http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=30475).Premesso che tutti noi genitori abbiamo esperienza di libri acquistati e mai utilizzati dai docenti, penso che uno dei nodi sia proprio questo e sono convinto che se si riuscisse a cancellare questo obbligo tutto sarebbe piu' semplice.Un salutoIacopoIacopo BaloccoRe: Eliminare l'adozione obbligatoria
guarda caso proprio tra i paesi messi peggio economicamente... belloFetenteRe: Eliminare l'adozione obbligatoria
> Il ministro Profumo aveva commissionato allUnità> italiana di Eurydice una ricerca sullobbligo di> adozione dei libri di testo nelle scuole> europee.Non proprio tutti i Paesi europei, però. Non so in base a quale criterio siano stati scelti.Dalla lista mancano Svizzera, Paesi Bassi, Islanda, Slovacchia, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldova, Bielorussia, Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, MonteXXXXX, Albania, e per quanto riguarda l'Inghilterra, non è automatico che la cosa sia estesa anche alla Scozia e all'Irlanda del Nord.E ovviamente mancano i microstati, che non farebbero testo. Si può leggere qui: http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/eurydice/libri_testo_UE_2.pdf> La ricerca ha svelato come gli unici Paesi> europei dove l'adozione di libri di testo e'> obbligatoria siano l'Italia, la Grecia, Cipro e> MaltaÈ in effetti anacronistico stabilirlo per legge.In ogni caso, la ricerca specifica anche che in alcuni stati in cui l'iniziativa scolastica è demandata alle comunità locali (a volte i comuni, a volte le contee), sono queste a stabilire un eventuale obbligo, e non lo stato centrale. In genere, dalla ricerca emerge che quando la scuola indica i libri di testo, questi devono essere approvati dal ministero, o da altro organo. E rimane sottinteso che il libro va acquistato. :-)FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
> Sono un insegnante di scuola media e purtroppo> ogni giorno devo scontrarmi con la mancanza di> volontà della maggior parte dei miei colleghi ad> usare le nuove tecnologie. La maggior parte di> loro non è in grado di aggiungere carta alla> stampante o di cambiare un toner, ma nemmeno di> usare correttamente la mail o di capire il> funzionamento basilare di internet o di un pc. E> la cosa più grave è che non sto parlando solo di> insegnanti anziani ormai alla fine della propria> carriera, ma dei giovani, che non solo non han> voglia di imparare cose nuove ma talvolta vedono> la propria ignoranza come un vanto, perché,> diciamoci la verità, in Italia vige il luogo> comune secondo cui la "Cultura" non può andare> d'accordo con la tecnologia ("Ah, io quelle cose> non le so fare, a me piace leggere, non> smanettare col computer", come se una cosa> escludesse> l'altra).In effetti si vorrebbe vedere la scuola, intesa come scuola statale dell'obbligo, come un mondo a parte, avulso dalle dinamiche della società e dalle mode. E invece ne è lo specchio impietoso. Durante gli anni in cui c'era "l'eskimo in redazione", come titolava un saggio di alcuni anni fa, l'eskimo c'era anche dietro la cattedra, almeno in certi casi, e ovviamente dentro i libri di storia e di geografia. Purtroppo stai facendo un ritratto dell'italiano medio, e non solo del professore medio. > Quando però leggo robe del tipo "gli insegnanti> si devono scrivere i propri libri" mi viene un> po' da sorridere. A me invece si aprono per l'ennesima volta gli occhi, e capisco, se ancora avessi dubbi residui, come mai il fascismo si è insediato con quella facilità in Italia e come mai, in una certa fase, aveva consensi plebiscitari. Fosse solo un auspicio, tutto si può dire. Ma alcuni sostengono che sia un obbligo, una dovere connesso alla funzione. E non sto a mettere i link per pietà. :-(> Comunque sono molto dispiaciuto per il passo> indietro di Carrozza. E' vero che come al solito> ha vinto il corporativismo di insegnanti e di> editori. E il TAR, non dimenticare.FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Claudio RossiFino a qui:> Quando però leggo robe del tipo "gli insegnantitutto bene ed esperienza che chiunque, un po' attento, ha fatto> si devono scrivere i propri libri" mi viene un> po' da sorridere. Come posso io scrivere un libro> di inglese, producendo anche tutto il materiale> audio e video di corredo? Avrei bisogno, come> minimo, di un gruppo di attori madrelingua,vai su Youtube e cerchi "corso d'inglese" (maa nche arabo, tedesco, russo) e troverai tanta gente che già fa (chi bene e chi male) attività d'insegnamento video gratuito. Basta vedere se hanno voglia di collaborare o puoi usare video in lingua inglese sottotitolati (pure qui ci sono tanti che traducono per passione), ecc.In realtà, sarebbe meglio che la lingua straniera s'imparasse da neonati con robot che ti parlano quella lingua, come una tata straniera.Un inXXXXnnte classico, dovrebbe poi magari insegnare la grammatica come si fa con l'italiano> di un> gruppo di ricerca, di qualcuno che si occupi> della parte grafica e di tante altre risorse,> economiche e non. C'è tanta gente che lo ha, e non è che serva un prodotto unico (la grafica per esempio può essere standard)> Se devo scrivere un libro di> storia avrò bisogno di fonti attendibili,Seeee, questa la vedo dura... andare a ritrovare i cartaginesi per sapere la loro versione delle Guerre Puniche, l'è complicato assai.Pure della II Guerra Mondiale si raccontano cose in una luce che non ha una logica e si sorvola su molte parti dubbie dei vincitori.Comunque uno può usare come base di partenza vecchi libri,in fondo, se non sono troppo vecchi, la storia ufficiale è quella> certo> non di Wikipedia, ammesso che io voglia scrivere> un libro privo di castronerie e di opinioni> politiche.Cioè, un classico libro di Storia> Certo, per scrivere un'antologia di> letteratura ci vuol poco, basta mettere insieme> dei brani famosi, almeno laddove non ci siano> vincoli legati al diritto d'autore. Ma il resto?> Non è sempre così> facile.> Comunque sono molto dispiaciuto per il passo> indietro di Carrozza. E' vero che come al solito> ha vinto il corporativismo di insegnanti e di> editori. Non so proprio dove si voglia andare a> finire. Non c'è una pianificazione, non c'è un> obiettivo. Si fa tutto alla giornata, senza> programmare nulla. Ognuno va dove riesce ad> andare. Non c'è> ambizione.OkSurak 2.0Re: Belle idee, ma in pratica?
> Ha senso che un GRUPPO CONSISTENTE DI INSEGNANTI,> possibilmente scelto tra i più preparati ed i più> motivati, Ma chi li sceglie? Si autonominano loro i migliori insegnanti del creato per quella materia? Perché in tal caso, già tremo.> scriva il materiale didattico per> insegnare la loro materia. E gli altri scelgano,> copino e> integrino.Secondo me hai una scarsa dimestichezza con l'animo umano. Perfino i pasticcieri sono gelosissimi delle loro ricette, e non le svelano a nessuno. Vuoi che i "migliori insegnanti" di ogni materia accettino di collaborare a un progetto, e per di più gratis? Se questi insegnanti sono convinti di avere questa smisurata capacità nel trasmettere il Sapere, il libro lo scriveranno da soli, e non certo in CC.Insomma, il rischio è che il libro lo scrivano degli incapaci idealisti... e che quindi non lo adotti nessuno. :> chiedendo,> troverai decine di madrelingua disposti a> leggerti e registrarti le tue frasi> gratuitamente. Poi magari si rompono e passano ad altri interessi, e ti ritrovi metà frasi pronunciate da madrelingua e metà ancora da fare.Belle, vero, le collaborazioni basate sulla parola data? :-)> E non> vituperei poi così tanto la Wikipedia in Inglese:Vitupererei.Io sì, visti i precedenti della battaglia fantasma:http://punto-informatico.it/3685019/PI/News/wikipedia-guerra-che-non.aspxche è perlappunto un articolo di storia. E non è l'unico caso, è solo quello che è durato più a lungo. > Ma fatti non fummo per viver come bruti, ma per> seguir virtute e> canoscenza.Guarda che chi pronuncia quelle frasi, Ulisse, non morì di morte naturale, no no. La conoscenza ha un prezzo salato. :-)FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Faso> > Ha senso che un GRUPPO CONSISTENTE DI> INSEGNANTI,> > possibilmente scelto tra i più preparati ed> i> più> > motivati, > Ma chi li sceglie? Si autonominano loro i> migliori insegnanti del creato per quella> materia? Perché in tal caso, già> tremo.Ok, allora prendiamo pure i peggiori.Fa lo stesso.Una volta che il testo sara' pubblicato e reso disponibile alla correzione collettiva, in un tempo trascurabile tutti gli strafalcioni verranno corretti.> > scriva il materiale didattico per> > insegnare la loro materia. E gli altri> scelgano,> > copino e> > integrino.> Secondo me hai una scarsa dimestichezza con> l'animo umano. Perfino i pasticcieri sono> gelosissimi delle loro ricette, e non le svelano> a nessuno. Secondo me la scarsa dimistichezza ce l'hai tu.Io non faccio che vedere in giro libri di cucina, programmi di cucina, ricette di cucina.Magari il tuo chef si terra' per se' il suo capolavoro, ma io non voglio mica quello, io voglio una ricetta per fare il risotto.E ne trovo migliaia in rete, tutte libere.> Vuoi che i "migliori insegnanti" di> ogni materia accettino di collaborare a un> progetto, e per di più gratis?No. Voglio che alcuni insegnanti accettino di collaborare gratis.Se lo faranno, diventeranno i migliori, e il loro nome ricordato.C'e' una fila che neanche ti immagini di gente disposta a partecipare al progetto.> Se questi> insegnanti sono convinti di avere questa> smisurata capacità nel trasmettere il Sapere, il> libro lo scriveranno da soli, e non certo in> CC.Libro che non leggera' nessuno visto che ci sara' quello in CC.> Insomma, il rischio è che il libro lo scrivano> degli incapaci idealisti... e che quindi non lo> adotti nessuno. > :Basta rigirare il punto di vista.Come per i farmaci, se esiste il generico, il medico ha l'obbligo di prescrivere quello.Cosi' per i libri se esiste quello in CC, avra' la precedenza.Una volta che uno sa che il suo libro sara' adottato, vedrai che lo scrive di corsa.> > chiedendo,> > troverai decine di madrelingua disposti a> > leggerti e registrarti le tue frasi> > gratuitamente. > Poi magari si rompono e passano ad altri> interessi, e ti ritrovi metà frasi pronunciate da> madrelingua e metà ancora da> fare.> Belle, vero, le collaborazioni basate sulla> parola data?> :-)E' ovvio che quelli come te neanche ci si mettono.Per fortuna esiste gente con una mentalita' diversa dalla tua gretta e meschina. Lo dimostrano pagine e pagine di web.> > E non> > vituperei poi così tanto la Wikipedia in> Inglese:> Vitupererei.> Io sì, visti i precedenti della battaglia> fantasma:> http://punto-informatico.it/3685019/PI/News/wikipe> che è perlappunto un articolo di storia. E non è> l'unico caso, è solo quello che è durato più a> lungo.Ininfluente.E magari creato proprio a bella posta dalla casta parassita dei detentori dei diritti per poter screditare il concorrente che decretera' il loro inesorabile e definitivo fallimento.> > Ma fatti non fummo per viver come bruti, ma> per> > seguir virtute e> > canoscenza.> Guarda che chi pronuncia quelle frasi, Ulisse,> non morì di morte naturale, no no. La conoscenza> ha un prezzo salato.> :-)Prezzo che non si misura in euro pero'.E prezzo che i seguaci di quell'Ulisse hanno pagato piu' che volentieri.panda rossaRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: panda rossa > > Ma chi li sceglie? Si autonominano loro i> > migliori insegnanti del creato per quella> > materia? Perché in tal caso, già> > tremo.> > Ok, allora prendiamo pure i peggiori.> Fa lo stesso.> Una volta che il testo sara' pubblicato e reso> disponibile alla correzione collettiva, in un> tempo trascurabile tutti gli strafalcioni> verranno> corretti.Non sempre è così facile. Sì, in un libro di matematica o di fisica uno strafalcione si corregge in un attimo. Per un libro di storia, di geografia, di grammatica di una lingua straniera, di biologia, può essere necessario riscrivere daccapo l'intero capitolo. Ed è un lavoro vero e proprio.> > Secondo me hai una scarsa dimestichezza con> > l'animo umano. Perfino i pasticcieri sono> > gelosissimi delle loro ricette, e non le> svelano> > a nessuno. > > Secondo me la scarsa dimistichezza ce l'hai tu.> Io non faccio che vedere in giro libri di cucina,> programmi di cucina, ricette di> cucina.Ma che c'entra? Un conto è lanciarsi come chef nel mondo dell'editoria, un conto è avere un'impresa in proprio e impedire che il concorrente ne carpisca i segreti.E anche questi chef da libreria, non è detto che nelle ricette svelino tutto ciò che hanno imparato. Nulla vieta che le migliori le tengano per sé.> No. Voglio che alcuni insegnanti accettino di> collaborare> gratis.L'erba voglio non cresce nemmeno nell'orto del re.> C'e' una fila che neanche ti immagini di gente> disposta a partecipare al> progetto.Non è la fila quello che mi impressiona. È il risultato finale; in base alla barzelletta che il cammello è un equino progettato da una commissione. > > Se questi> > insegnanti sono convinti di avere questa> > smisurata capacità nel trasmettere il> Sapere,> il> > libro lo scriveranno da soli, e non certo in> > CC.> > Libro che non leggera' nessuno visto che ci sara'> quello in> CC.No, sono due variabili indipendenti. Se il libro di testo piace, viene adottato. Se non piace, no. La licenza CC non c'entra.Del resto vale anche, per dire, per i romanzi: uno scrittore diventa forse più famoso se il suo romanzo è leggibile gratis su internet? Lo diventa se è un romanzo avvincente, e decide il pubblico, non la licenza. > Basta rigirare il punto di vista.> Come per i farmaci, se esiste il generico, il> medico ha l'obbligo di prescrivere> quello.No. Forse in futuro sarà così. Per ora non c'è nessun vero obbligo, il medico deve indicare che esiste il preparato generico. Nient'altro.> > Poi magari si rompono e passano ad altri> > interessi, e ti ritrovi metà frasi> pronunciate> da> > madrelingua e metà ancora da> > fare.> > Belle, vero, le collaborazioni basate sulla> > parola data?> > :-)> > E' ovvio che quelli come te neanche ci si mettono.Non per pregiudizio verso il concetto, piuttosto, per post-giudizio: io conosco i miei polli. Il volontariato collaborativo si ferma quando il tempo e le energie non ci sono più. Per mille motivi, questi possono svanire strada facendo. E che fai, sventoli sotto il naso dei collaboratori un contratto che dice che devono consegnare quella parte gratis ed entro il termine? :-)> Per fortuna esiste gente con una mentalita'> diversa dalla tua gretta e meschina.Non ti illudere, Panda Rossa. Ci vorranno decenni perché un progetto collaborativo per un libro di testo eguagli la qualità di un libro da casa editrice. I libri di testo per essere appetibili non possono avere la qualità di wikipedia. > Lo dimostrano pagine e pagine di web.Sul web sono ammessi errori, omissioni, imprecisioni, strafalcioni di italiano, pareri personali piuttosto eterodossi, eccetera. Chi ti va a fare le pulci?In un libro di testo, no. > > che è perlappunto un articolo di storia. E> non> è> > l'unico caso, è solo quello che è durato più> a> > lungo.> > Ininfluente.> E magari creato proprio a bella posta dalla casta> parassita dei detentori dei diritti per poter> screditare il concorrente che decretera' il loro> inesorabile e definitivo> fallimento.E con questo hai detto tutto!Piuttosto che cambiare opinione, tu metti la lobby del copyright anche nella caffellatte che bevi a colazione. (rotfl)(rotfl)Più in malafede di così si muore.FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Faso> Non sempre è così facile. Sì, in un libro di> matematica o di fisica uno strafalcione si> corregge in un attimo.Ok.> Per un libro di storia, di> geografia, di grammatica di una lingua straniera,> di biologia, può essere necessario riscrivere> daccapo l'intero capitolo. Ed è un lavoro vero e> proprio.La gente disposta a riscrivere il capitolo c'e'.E non chiede alcun compenso. > > Io non faccio che vedere in giro libri di> cucina,> > programmi di cucina, ricette di> > cucina.> > Ma che c'entra? Un conto è lanciarsi come chef> nel mondo dell'editoria, un conto è avere> un'impresa in proprio e impedire che il> concorrente ne carpisca i segreti.Un altro conto e' scrivere le proprie ricette.Io non ho bisogno che sia uno chef a firmare una ricetta perche' mi metta a cucinare.Se trovo in rete una ricetta che la zia Maria ha postato sul forum, magari pure sgrammaticata e con citazioni in dialetto, mi va bene uguale.> E anche questi chef da libreria, non è detto che> nelle ricette svelino tutto ciò che hanno> imparato. Nulla vieta che le migliori le tengano> per sé.Ma chissenefrega.Stiamo parlando di testi di SCUOLA DELL'OBBLIGO, non perdere di vista il punto.Frega a nessuno di sapere i retroscena e la critica storica su Napoleone.E' gia' tanto se lo studente sa della battaglia di Waterloo e chi erano gli avversari di Napoleone in quella circostanza.> > No. Voglio che alcuni insegnanti accettino di> > collaborare> > gratis.> > L'erba voglio non cresce nemmeno nell'orto del re.Ma nel web cresce molto abbondante.> > C'e' una fila che neanche ti immagini di> gente> > disposta a partecipare al> > progetto.> > Non è la fila quello che mi impressiona. È> il risultato finale; in base alla barzelletta che> il cammello è un equino progettato da una> commissione.Non e' un problema tuo.Sara' cura dell'insegnante che adottera' questo testo, integrarlo con quello che ritiene opportuno, come previsto dalla legge sulla liberta' di insegnamento.> > Libro che non leggera' nessuno visto che ci> sara'> > quello in> > CC.> > No, sono due variabili indipendenti. Se il libro> di testo piace, viene adottato. Se non piace, no.> La licenza CC non c'entra.No. Il libro viene adottato perche' in CC (e gratis).Se l'insegnante ritiene di dover affiancare un testo a pagamento, dovra' esternare le sue motivazioni ed essere sospettato di tresca con la casa editrice (con conseguente indagine della GdF).> Del resto vale anche, per dire, per i romanzi:> uno scrittore diventa forse più famoso se il suo> romanzo è leggibile gratis su internet? Lo> diventa se è un romanzo avvincente, e decide il> pubblico, non la licenza. Naturalmente. Ma se il testo e' gratis su internet, verra' letto di piu' e incontrera' un maggior numero di lettori a cui puo' piacere.> > Basta rigirare il punto di vista.> > Come per i farmaci, se esiste il generico, il> > medico ha l'obbligo di prescrivere> > quello.> > No. Forse in futuro sarà così. Per ora non c'è> nessun vero obbligo, il medico deve indicare che> esiste il preparato generico.> Nient'altro.Ma noi ci muoviamo in questa direzione e respingiamo tutti i detrattori che avranno indubbiamente un tornaconto parassitario da difendere.> > E' ovvio che quelli come te neanche ci si> mettono.> > Non per pregiudizio verso il concetto, piuttosto,> per post-giudizio: io conosco i miei polli. Il> volontariato collaborativo si ferma quando il> tempo e le energie non ci sono più.Ma la base da cui attingere e' praticamente infinita.E comunque il lavoro basta farlo una volta.> Per mille> motivi, questi possono svanire strada facendo. E> che fai, sventoli sotto il naso dei collaboratori> un contratto che dice che devono consegnare> quella parte gratis ed entro il termine?> :-)No, non c'e' nessuna scadenza.Non c'e' nessuna fretta.Il tempo lavora per noi.> > Per fortuna esiste gente con una mentalita'> > diversa dalla tua gretta e meschina.> > Non ti illudere, Panda Rossa. Ci vorranno decenni> perché un progetto collaborativo per un libro di> testo eguagli la qualità di un libro da casa> editrice.Ci SONO VOLUTI DECENNI, ma adesso alcuni testi ci sono e nessuno li puo' togliere.E piu' passa il tempo, piu' aumentano.> I libri di testo per essere appetibili> non possono avere la qualità di wikipedia. La qualita' di wikipedia e' ottima per il livello della scuola dell'obbligo.Lo certificano tutti i giornalisti che attingono a piene mani (senza neppure citarla).> > Lo dimostrano pagine e pagine di web.> > Sul web sono ammessi errori, omissioni,> imprecisioni, strafalcioni di italiano, pareri> personali piuttosto eterodossi, eccetera.E si possono pure fare correzioni in tempo reale.Limite insormontabile della carta stampata.> Chi ti> va a fare le> pulci?Chiunque.> In un libro di testo, no.Ah no?I libri di testo sono forse esenti da errori?> > E magari creato proprio a bella posta dalla> casta> > parassita dei detentori dei diritti per poter> > screditare il concorrente che decretera' il> loro> > inesorabile e definitivo> > fallimento.> > E con questo hai detto tutto!> Piuttosto che cambiare opinione, tu metti la> lobby del copyright anche nella caffellatte che> bevi a colazione.> (rotfl)(rotfl)> Più in malafede di così si muore.Tu difendi la lobby del copyright e io non posso combatterla?Ti piace vincere facile?panda rossaRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Faso>> Ma fatti non fummo per viver come bruti, ma>> per seguir virtute e canoscenza.> Guarda che chi pronuncia quelle frasi, Ulisse,> non morì di morte naturale, no no. La conoscenza> ha un prezzo salato.E quindi? Vuoi restare qui a lamentarti o vuoi contribuire a migliorare il mondo?Chiunque abbia fatto progredire l'umanità ha pagato un prezzo salato.Alcuni sono stati riconosciuti solo postumi. Altri, autentici giganti, sono ancora oggi sconosciuti ai più. Hai presente gente tipo Semmelweis?Ma grazie a questi Giganti, oggi anche un medio studente conosce la natura meglio di Aristotele, un medio medico sa curare più efficacemente di Ippocrate, un medio diportista riesce a navigare meglio di Magellano,un medio docente conosce la Storiografia meglio di Tacito.Perché dovrebbero intimorirsi a scrivere un Testo per le Superiori (pardon, Scuola secondaria di secondo grado...)?SkywalkerRe: Belle idee, ma in pratica?
> > Guarda che chi pronuncia quelle frasi,> Ulisse,> > non morì di morte naturale, no no. La> conoscenza> > ha un prezzo salato.> E quindi? Vuoi restare qui a lamentarti o vuoi> contribuire a migliorare il> mondo?Vorrei rimanere qui, e vivo. Che egoista che sono, eh?!? > Chiunque abbia fatto progredire l'umanità ha> pagato un prezzo> salato.No, questa è una visione da fumetto della Marvel. O da martirologio laico, se prefersci. Cristoforo Colombo, giusto per rimanere nell'ambito dell'impresa di Ulisse, è andato e tornato dall'Europa all'America quattro volte. Vivo. Morì a casa sua. > Alcuni sono stati riconosciuti solo postumi.> Altri, autentici giganti, sono ancora oggi> sconosciuti ai più. Hai presente gente tipo> Semmelweis?No. > Perché dovrebbero intimorirsi a scrivere un Testo> per le Superiori (pardon, Scuola secondaria di> secondo> grado...)?Ma chi ha parlato di intimorirsi? Perché dovrebbero scriverlo gratis? Qui il principio di realtà prevale sulle utopie.FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Faso> > > Guarda che chi pronuncia quelle frasi,> > Ulisse,> > > non morì di morte naturale, no no. La> > conoscenza> > > ha un prezzo salato.> > E quindi? Vuoi restare qui a lamentarti o> vuoi> > contribuire a migliorare il> > mondo?> > Vorrei rimanere qui, e vivo. Che egoista che> sono,> eh?!?Puoi restarci, se e' quello che vuoi.La tua infima ed inutile vita sara' dimenticata il giorno stesso della tua dipartita (o molto probabilmente anche prima).> > Chiunque abbia fatto progredire l'umanità ha> > pagato un prezzo> > salato.> > No, questa è una visione da fumetto della Marvel.> O da martirologio laico, se prefersci. Cristoforo> Colombo, giusto per rimanere nell'ambito> dell'impresa di Ulisse, è andato e tornato> dall'Europa all'America quattro volte. Vivo. Morì> a casa sua.Non tutti. Molti hanno pagato, pero'.> > Alcuni sono stati riconosciuti solo postumi.> > Altri, autentici giganti, sono ancora oggi> > sconosciuti ai più. Hai presente gente tipo> > Semmelweis?> > No.Non mi stupisco.> > Perché dovrebbero intimorirsi a scrivere un> Testo> > per le Superiori (pardon, Scuola secondaria> di> > secondo> > grado...)?> > Ma chi ha parlato di intimorirsi? Ci sono altri motivi?> Perché dovrebbero scriverlo gratis? Qui il> principio di realtà prevale sulle> utopie.Perche' non dovrebbero farlo?Nessuno sta chiedendo a te di scrivere un libro gratis (e ben ce ne guardiamo a meno che non sia un libro del genere "io speriamo che me la cavo" dove sicuramente ci sono molti tuoi contributi).Stiamo chiedendo a chi vuole, di farlo.panda rossaRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Faso> Vorrei rimanere qui, e vivo. Che egoista che> sono,> eh?!?Tranquillo, non te la prendere. ;)Comunque vada morirai anche tu... ;) ;)E forse anch'io. :)> Ma chi ha parlato di intimorirsi? > Perché dovrebbero scriverlo gratis? Qui il> principio di realtà prevale sulle> utopie.E chi ha mai parlato di scriverlo gratis? Io ho sempre parlato di distaccare Docenti regolarmente stipendiati: per un anno ti pago per scrivere organicamente su carta quello che l'anno prima hai tentato di far entrare nella zucca di 30 imbelli più o meno reattivi. Non ti pago di più, ma il tuo nome comparirà tra gli estensori del testo.Comunque, è dalla notte della telematica che esiste gente che scrive ottimi manuali solo per passione. Giusto per citarne uno storico, "Manmod" di Frank Stajano ti dice niente? Guarda chi è Frank Stajano...SkywalkerRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: Skywalker> Hai presente gente tipo> Semmelweis?Neanche io lo conoscevo (grazie, me lo segno), eppure di queste storie ne ho sentite tante (scienziati e "scopritori" vari m'interessano). L'ennesima storia che dimostra che anche in un settore in cui il metodo scientifico, l'esperienza/spirito d'osservazione ed il ragionemento pratico sono componenti di base, ci sono comportamenti irrazionali e cecità che impediscono di accettare novità dimostrate. Figuriamoci in settori dove l'umanismo è prevalente... come l'insegnamento tradizionale, ma non soloSurak 2.0Bhe
Bhe non stupiamoci poi se siamo sempre il fanalino di coda dell'Europa...Anna MolaRe: Bhe
- Scritto da: Anna Mola> Bhe non stupiamoci poi se siamo sempre il> fanalino di coda> dell'Europa...Non so se ti riferisci a qualche classifica in particolare. Se pensi a quella PISA, l'Italia è il fanalino di coda dei Paesi OCSE, quindi non solo l'Europa. Peggio di noi fanno solo Grecia, Israele, Turchia, Cile e Messico. Detto questo, non è che i libri elettronici aumentino il livello della scuola italiana, anche se venissero introdotti domani mattina, i professori sempre quelli sono, e i sistemi di selezione anche. :FasoRe: Belle idee, ma in pratica?
- Scritto da: panda rossa> > > Ma d'altronde possono anche permetterselo,> dato> > che nessuno glielo sta insegnando, né gli> > insegnanti né i genitori, altra categoria di> > perfetti incoscienti, che lasciano il PC in> > camera ai propri figli senza nemmeno sapere> > dell'esistenza di internet e dei rischi che> si> > possono correre e comprano telefoni da> centinaia> > di euro senza nemmeno il sospetto di cosa ci> si> > possa fare.> > Ue', mica tutti i genitori hanno windows o apple,> eh!> C'e' anche chi ha coscienza del computer che ha a> casa.Uhuuu, ora la "coscienza" nel gestire i computer è diretta emanazione e/o funzione dell'OS usato...I docenti della scuola italiana avranno i loro problemi, ma anche te non scherzi mica...Ma ci faccia il piacereGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 22 lug 2013Ti potrebbe interessare