Virus, infezione di massa via pornospam

Virus, infezione di massa via pornospam

Ha infettato centinaia di migliaia di computer per trasformarli in nodi lancia-spam. Lo denuncia MessageLabs che definisce una prima assoluta l'azione dello spammer untore informatico
Ha infettato centinaia di migliaia di computer per trasformarli in nodi lancia-spam. Lo denuncia MessageLabs che definisce una prima assoluta l'azione dello spammer untore informatico


Roma – Per la prima volta è stato accertato che uno spammer ha distribuito migliaia di copie di virus per trasformare i computer delle vittime in ripetitori per la sua pubblicità pornografica. A raccontare le scabrose attività di questo novello untore è MessageLabs, società di sicurezza britannica che da anni monitora l’andamento delle minacce virali in rete.

Stando a quanto dichiarato dall’azienda al Guardian , il worm che la scorsa settimana ha causato allarme e danni in mezzo mondo, colpendo centinaia di migliaia di computer, sarebbe stato diffuso dallo spammer, interessato ad avere accesso ai computer per distribuire con più facilità i propri annunci pornografici. Il sistema basato su trojan horse, che puntava a trasformare le macchine infette in ripetitori di spam, è tanto ingegnoso quanto destinato ad aumentare esponenzialmente la sensibilità sulla questione da parte degli utenti di tutto il mondo.

Come si ricorderà, sono sempre più numerosi i virus che sfruttano le piattaforme software più diffuse non solo per diffondersi ma anche per accedere ad informazioni riservate o registrare i tasti premuti dall’utente. In questo caso, però, sembra che lo “spammer virus writer” si sia spinto un passo più in là.

Secondo MessageLabs, il messaggio infetto è stato inviato in almeno un milione di copie in due giorni ed è stato spedito mascherando il mittente reale con un mittente fittizio, tratto dai domini internet di una società di Hong Kong, OutBlaze, meglio nota perché detentrice di estensioni email molto celebri, come usa.net o email.com.

Comprensibile la rabbia del postmaster di OutBlaze che al giornale britannico ha dichiarato come i propri clienti si siano infuriati perché “non solo hanno ricevuto lo spam della peggior specie ma hanno anche scoperto che i loro computer erano stati presi di mira per far loro trasmettere spam”.

Va detto che, al di là di questo episodio, secondo MessageLabs dal primo gennaio ad oggi almeno 160mila computer infettati da virus hanno anche trasmesso messaggi di spam.

Dello spammer e virus writer per il momento nessuna traccia. MessageLabs ha infatti dichiarato di non essere in grado di determinare l’origine dell’attacco.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 giu 2003
Link copiato negli appunti