Virus/ Non cancellate sulfnbk.exe!

Virus/ Non cancellate sulfnbk.exe!

In Italia, Spagna e Gran Bretagna sta girando vorticosamente in queste ore una recente bufala che fino a questo momento ha fatto poche vittime. Una bufala brasiliana che parla di virus nascosto in Windows. Un falso
In Italia, Spagna e Gran Bretagna sta girando vorticosamente in queste ore una recente bufala che fino a questo momento ha fatto poche vittime. Una bufala brasiliana che parla di virus nascosto in Windows. Un falso


Roma – In questi giorni ha messo fuori la testa un’altra bufala diffusa via email che ha generato molto allarme su newsgroup e certe mailing list in Italia ma anche in Spagna e in Gran Bretagna. Si tratta della bufala che prende di mira il file “sulfnbk.exe” che si trova in Windows, un file che l’email descrive come “spyware”, perché in grado di monitorare tutto quello che fa l’utente con il proprio computer.

Come nota Symantec , l’origine della bufala risale a qualche settimana fa in Brasile. E secondo la società di sicurezza la prima versione di questo ennesimo falso inviato via e-mail era scritta in portoghese, la lingua nazionale brasiliana.

Il file che viene preso di mira, sulfnbk.exe, è un file che effettivamente si trova sotto Windows ma che non ha i contenuti e lo scopo che la misteriosa email gli attribuisce. Come tutti gli eseguibili, naturalmente, anche sulfnbk.exe può essere colpito da un virus informatico, ma è tutt’altra storia.

L’email bufala parla in effetti proprio di un virus, sostenendo che è contenuto in quel file e che il 24 maggio, cioè questo giovedì, sarebbe pronto a “scatenarsi” e distruggere porzioni dell’hard disk. Una sciocchezza, in quanto sulfnbk.exe è un file di sistema di Windows, una piccola utility che ha il compito di gestire i nomi di file più lunghi di otto caratteri in determinate versioni di Windows.

Cercando il file sul proprio computer, si scoprirà che risale al 1999 o al 2000, a seconda delle versioni, che si trova nella directory “C:WINDOWSCOMMAND” e che, per la sua data di origine e per la sua posizione, se fosse stato un virus da molto tempo avrebbe dovuto essere stato “rintracciato” dai software di sicurezza antivirus.

Per difendersi dalle bufale e per evitare di contribuire all’intasamento generale è sempre opportuno, quando si ricevono email così allarmanti, fare qualche ricerca online, su motori di ricerca, sui newsgroup, per verificare l’effettiva presenza di un “rischio” o di un “pericolo”.

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Pubblicato il
23 mag 2001
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