Visa censura i siti porno

Visa censura i siti porno

Insieme a MasterCard istituisce una penale per i siti "adulti" i cui clienti, via carta di credito, decidono di non pagare
Insieme a MasterCard istituisce una penale per i siti "adulti" i cui clienti, via carta di credito, decidono di non pagare


Web – Si chiama “charge-back” il meccanismo che consente ad un cliente di rifiutare un pagamento effettuato con la propria carta di credito e riportato nello statement mensile. In questo modo di fatto il cliente “sconfessa” quell’acquisto.

Ora Visa e MasterCard , con alcune differenze, hanno deciso per un “giro di vite” nei confronti delle attività commerciali “adulte” condotte sulla rete. Secondo la nuova policy, i siti a luci rosse e i loro servizi venduti online via carta di credito rientreranno in una categoria “ad alto rischio” soggetta a nuove regole.

In pratica, i siti adulti dovranno riuscire a tenere molto bassa la percentuale di “charge-back”, oppure andare incontro a multe salatissime. Per MasterCard i charge-back non potranno superare l’1 per cento delle transazioni mensili, per Visa la percentuale sarà del 2,5 per cento oppure non più di 50 in un mese.

Per i siti adulti, che protestano vigorosamente parlando di censura, le penali Visa vanno da 5mila dollari per il primo mese di violazione ai 25mila dollari per il sesto mese. Quelle MasterCard arrivano a 25mila dollari in tre mesi, e a 50mila in sei mesi di violazione. Dal decimo mese in poi la multa è di 100mila dollari?

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Pubblicato il
5 apr 2000
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