Web – Se i piani di rilascio per le CPU di Intel pubblicati su Sharky Extreme sono veritieri, la prima generazione di CPU a 64 bit di Intel, Itanium, potrebbe restare in vita per pochi trimestri: del resto Itanium può essere considerato poco più di un test, una sorta di preambolo all’architettura IA-64.
L’introduzione di Itanium è prevista per il terzo trimestre di quest’anno, ma la sua effettiva commercializzazione non sarà immediata. La frequenza di ingresso sarà di 733 MHz ed il chipset che lo accompagnerà sarà l’i870. Il modello a 800 MHz verrà invece introdotto durante il quarto trimestre, per raggiungere la produzione di massa nel primo trimestre del 2001, periodo in cui verrà introdotto anche il primo modello di Foster a 1,4 GHz. Nella seconda metà del 2001 la staffetta passerà poi a McKinley, il terzo successore di Itanium, che però sarà prodotto in quantità solo a partire dal 2002.
E’ bene non dimenticare che quando si parla di “produzione in quantità”, per questi chip, ci si riferisce a volumi comunque molto esigui rispetto a quelli che caratterizzano Pentium, Celeron o Athlon: le CPU a 64 bit resteranno infatti, per qualche anno ancora, prodotti per mercati di nicchia come quello dei server hi-end. L’arrivo dei 64 bit nelle fasce più basse del mercato è previsto non prima di 5 anni.