Vitria, una suite di integrazione costruita per SOA

Vitria, una suite di integrazione costruita per SOA

Con Business Accelerator l'azienda punta su una piattaforma agnostica che ridurrebbe i costi delle imprese clienti. E rilascia la versione 3.0 di Resolution Accelerator
Con Business Accelerator l'azienda punta su una piattaforma agnostica che ridurrebbe i costi delle imprese clienti. E rilascia la versione 3.0 di Resolution Accelerator

Milano – Integrazione dei processi, apertura a tutti gli standard di mercato e riduzione dei costi di gestione. Vitria tocca tre corde sensibili delle infrastrutture IT aziendali per proporre la nuova suite di integrazione di classe enterprise.

In una conferenza stampa ieri a Milano, l’azienda ha presentato una soluzione, Business Accelerator, concepita per le architetture SOA (Service Oriented) ed Eda (Event-Driven) e agnostica rispetto agli ambienti tecnologici di riferimento, in altre parole che consente di utilizzare le infrastrutture già presenti in azienda.

In questa direzione si muove anche la scelta di permettere agli utenti il deployment su un certo numero di application server J2EE e piattaforme di messaging, in modo da non restare vincolati a un unico vendor. Strategie rese possibili dalla scelta di costruire l’intera suite, a partire dalla fase di progettazione, su architetture SOA: “È un passaggio obbligato per evitare sovrapposizioni tra tecnologie e spreco di denaro”, ha argomentato Marco De Girolamo, sales manager italiano di Vitria. “La maggior parte delle aziende ha ormai un proprio parco di macchine e i budget per l’IT sono diventati più selettivi rispetto a qualche anno fa. Attraverso SOA diventa più facile modificare le modalità di interazione tra i servizi e aggiungerne di nuovi, senza essere legati ai limiti di un unico fornitore”.

L’architettura aperta scelta da Business Accelerator supporta gli standard J2EE (Java, JMs e JCa), SOA (SOAP, WS, WSDL, XML, HTTP, WS-I Basic Profile, BPEL) ed Eclipse. Supporta cinque sistemi operativi – Windows XP e 2003 Server, Solaris 2.10, AIX 5.3 e Red Hat Linux 4.0 – e tre sistemi di JMS 1.1 messagin – JbossMQ, IBM Websphere MQ 6 e BEA (in Q2).

Vitria ha anche presentato ieri l’ultima release (denominata 3.0) del Resolution Accelerator, applicazione che consente di risolvere le eccezioni di business che si presentano a livello di sistemi, servizi e webservice. L’acceleratore analizza i software – attraverso visual dashboards – rilevando in maniera automatica, con l’impiego di un sistema di reportistica, le eccezioni legate al business aziendale. Quindi suggerisce all’utente correzioni per i punti deboli del processo. La principale novità dell’edizione 3.0 riguarda la creazione di un unico elemento “mass repair” che identifica istanze multiple della stessa eccezione. L’applicazione contiene inoltre dizionari “meta-data driven” che guidano l’utente nel processo di classificazione delle eccezioni. Vitria ha calcolato per la release 2.0 un ritorno degli investimenti nell’ordine del 66% per quanto attiene al backlog delle eccezioni, dell’85% nelle risoluzioni automatiche e del 60% dello staff richiesto. L’applicazione, che gira su Business Accelerator, è progettata secondo l’architettura SOA.

Luigi dell’Olio

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
21 mar 2007
Link copiato negli appunti