VW: blockchain e batterie delle auto elettriche

VW: blockchain e batterie delle auto elettriche

Volkswagen e Minespider sperimentano le potenzialità della blockchain nel monitoraggio dei materiali utilizzati per le batterie delle auto elettriche.
VW: blockchain e batterie delle auto elettriche
Volkswagen e Minespider sperimentano le potenzialità della blockchain nel monitoraggio dei materiali utilizzati per le batterie delle auto elettriche.

Al di fuori dei confini che delineano l’ambito FinTech (dove sono alla base di criptovalute come Bitcoin), le blockchain possono tornare utili per creare registri condivisi e decentralizzati all’interno dei quali gestire informazioni di ogni tipo. Tra gli esperimenti messi in campo al fine di testarne le potenzialità anche quello di Volkswagen, che intende sfruttare il protocollo open source messo a punto da Minespider per tracciare la provenienza e la lavorazione dei materiali impiegati nella produzione delle batterie destinate alle auto elettriche.

Una blockchain per Volkswagen

Come si può vedere nella rappresentazione schematizzata di seguito, l’obiettivo è quello di creare un sistema in grado di tenere sotto controllo ogni fase della filiera, lungo sei stazioni: dall’estrazione della materia prima alla sua fusione, dalla presa in consegna del primo fornitore fino al trasporto verso quello che poi lo destinerà agli impianti di VW. La blockchain sarà così in grado di fungere come una sorta di certificazione per la provenienza dei materiali, assicurando che le modalità di approvvigionamento siano sostenibili sia in termini ambientali sia per quanto riguarda la forza lavoro impiegata nei paesi d’origine.

Uno schema per la blockchain di Volkswagen

Un’iniziativa molto simile a quella annunciata qualche mese fa da Ford in collaborazione con IBM, LG Chem e Huayou Cobalt. La finalità è pressoché la stessa: garantire la sostenibilità della filiera alla quale l’automaker statunitense fa affidamento per la fornitura del cobalto da utilizzare nella realizzazione delle batterie destinate alle proprie auto elettriche. Hanno fatto altrettanto Mercedes-Benz e Icertis, senza dimenticare la partnership siglata da BMW, General Motors, Ford e Renault al fine di creare un gruppo di ricerca per indagare come le blockchain possano favorire l’innovazione nel campo della mobilità.

Considerando i radicali cambiamenti che entro i prossimi anni interesseranno il mondo delle quattro ruote, da quelli legati alla guida autonoma all’avvento delle auto connesse, non sorprende che i big del settore e le realtà dell’universo hi-tech si stiano muovendo fianco a fianco in questa direzione.

L’impiego delle blockchain in ambito industriale è un’ipotesi valutata anche di chi opera in altri territori, uno su tutti quello dell’edilizia, come ci ha confidato Lorenzo Anzola (CIO Mapei), in un’intervista realizzata nelle scorse settimane. Ne riportiamo un estratto di seguito.

Vogliamo capire se nell’ambito industriale ci siano delle aree nelle quali possono risultare effettivamente utili … siamo a conoscenza di iniziative legate alla catena del fresco e alla fornitura dei materiali, soprattutto quelli più critici, che ci potrebbero interessare.

Fonte: Volkswagen
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Pubblicato il
23 apr 2019
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