Warez, confessano in tre

Warez, confessano in tre

Al centro dell'operazione Higher Education, i tre hanno ammesso di aver messo in piedi via internet un sistema di diffusione di videogiochi, software e film pirata
Al centro dell'operazione Higher Education, i tre hanno ammesso di aver messo in piedi via internet un sistema di diffusione di videogiochi, software e film pirata


Hartford (USA) – Arrestati dall’ FBI dopo un’indagine durata un anno e denominata “operazione Higher Education”, nelle scorse ore in tre hanno ammesso di aver diffuso via internet una gran quantità di materiali pirata: videogiochi, film e software.

Secondo il Dipartimento di Giustizia americano l’operazione rappresenta la più impegnativa fin qui condotta contro il fenomeno del warez negli USA e in alcuni altri paesi, dove le autorità locali hanno coadiuvato l’FBI nel tracciare i movimenti online degli indagati.

I tre hanno confessato che attraverso un network di siti e chat room riuscivano a rendere disponibili crack e prodotti contraffatti a molti utenti internet.

Uno di loro, il 26enne Seth Kleinberg, ha spiegato al giudice come la loro attività fosse tutt’altro che isolata: “Si tratta di una competizione tra gruppi diversi che fanno a gara nel rilasciare online software pirata”. Questo non rappresenta certo una sorpresa: nonostante la forte attività di repressione del warez condotta in rete in questi anni, infatti, sono ancora molti i canali che consentono di accedere a materiali protetti o a tool capaci di aggirare le protezioni poste dall’industria sui software.

Assieme a lui hanno confessato, anche allo scopo di mitigare la sentenza, uno studente di 20 anni, Jeffrey Lerman e un uomo di New York, il 32enne Albert Bryndza. Per tutti e tre la sentenza, che arriverà la prossima estate, potrebbe imporre fino a sei anni di reclusione.

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Pubblicato il
10 mar 2005
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