Web service, nuovo standard chiave

Web service, nuovo standard chiave

Consentirà di rendere i software per la gestione dei sistemi informatici, come software e server, interoperabili e controllabili da un'unica interfaccia
Consentirà di rendere i software per la gestione dei sistemi informatici, come software e server, interoperabili e controllabili da un'unica interfaccia


Roma – OASIS ha partorito un nuovo e importante tassello di quel mosaico di standard per i web service noto come WS-*. Si tratta di Web Services Distributed Management (WSDM), specifica che permette agli sviluppatori di creare applicazioni per la gestione dei sistemi informatici che, grazie alla tecnologia dei web service, possano essere controllate da più utenti attraverso un’unica interfaccia.

L’interoperabilità fra differenti sistemi di gestione avverrà per mezzo di un layer di astrazione che farà da ponte tra i vari protocolli utilizzati nei software di management.

WSDM consiste di due specifiche: Management Using Web Services (MUWS), che definisce il modo con cui i programmatori possono rappresentare le interfacce di gestione attraverso i web service, e Management Of Web Services (MOWS), che specifica invece come gestire i web service e come accedervi utilizzando MUWS.

Sviluppata da IBM, HP, Computer Associates e BMC Software, la specifica WSDM rappresenta un passo importante nella definizione di un completo insieme di standard per i web service dedicati alla gestione di software e dispositivi connessi ad una rete. WSDM trae vantaggio dai componenti che fanno già parte dell’architettura WS-* standardizzata dall’OASIS, quali ad esempio WS-Security per la sicurezza delle comunicazioni fra Web service e delle transazioni on-line.

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Pubblicato il
11 mar 2005
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