Trieste – Un web spider capace di individuare i siti o gli spazi della Rete dove la pornografia infantile viene commercializzata e scambiata: questo l’elemento di punta di un portale contro il pedoporno online, in via di sviluppo nel contesto di Area Science Park per iniziativa del Comune di Spinea, in provincia di Venezia, e con i contributi della New Enterprise and Technology triestina, dell’Università di Lubiana, di alcuni comuni sloveni e con l’appoggio delle principali associazioni che si battono contro l’abuso sui minori. Tra queste, anche Etica 2001 e Telefono Arcobaleno.
Il progettone antipedoporno si chiama SOS Infanzia e, nei fatti, è un portale che adotterà una tecnologia di web spidering che dovrebbe essere in grado, secondo gli sviluppatori, di “seguire” in Rete le tracce di siti che spacciano materiali illeciti. Pare infatti che molti di questi siti cambino continuamente posizione sul Web.
A quanto pare, il portale sarà concepito anche per consentire a chiunque di segnalare una URL sospetta, in modo tale da raggiungere immediatamente i volontari che monitoreranno l’andamento del nuovo sito.
L’obiettivo di questa iniziativa è quello di suscitare analoghe iniziative in altri paesi europei fino a creare un network ad hoc e di appoggiare misure che consentano l’applicazione della Carta dei diritti dei minori anche sulla Rete.