Washington (USA) – Lo US Government Accountability Office , più noto come GAO , uno dei più importanti organismi governativi americani di controllo, ha appena concluso un’indagine sulla regolarità dei dati di registrazione dei domini web.
Stando alle informazioni raccolte dal GAO, più del 5 per cento dei popolari domini.com,.net e.org sarebbero stati registrati in modo abusivo, ossia da utenti che non hanno fornito dati corretti di registrazione. Dietro a queste identità fasulle si potrebbero nascondere, secondo il GAO, molti di quegli spammer e dei phisher che invadono la rete con frodi e mail abusive.
Una delle possibili cause per questo florilegio di dati fasulli, secondo il GAO è da ricercare nel sistema di registrazione dei domini stessi. La burocrazia richiesta dalla registrazione di un dominio.com o.net è infatti pressoché inesistente e ci vuole ben poco, specialmente a chi traffica con dati identificativi fasulli o rubati, ad attivare domini web in modo anonimo, perché intestati alle persone sbagliate o del tutto inesistenti. Un’attività peraltro illegale negli USA, che l’anno scorso si sono dotati di una normativa ad hoc pensata proprio per punire l’abuso delle registrazioni.
Ma non è tutto qui: analizzando 900 domini e controllandone le proprietà, GAO ha scoperto che almeno il 3,65% farebbe riferimento a registrazioni incomplete . Una valutazione statistica del fenomeno ottenuta calcolando l’insieme dei domini porrebbe davanti ad un grande buco nero: ben 3,89 milioni di domini registrati sarebbero totalmente irregolari. Fra questi vi sarebbero motori di ricerca, siti porno, servizi di consulenza etc.
GAO, nel tentativo di segnalare queste inesattezze all’ ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), ha riscontrato anche una assoluta inefficienza del sistema di correzione delle registrazioni adottato dall’organismo di supervisione sul sistema dei domini. Su 45 segnalazioni inoltrate ad ICANN dal GAO, dopo un mese rimanevano attivi ben 33 domini.
GAO ha raccomandato una maggiore attenzione nei confronti delle registrazioni e l’adozione di nuovi e più efficaci strumenti di verifica, peraltro già disponibili sul mercato.