WebTheatre/ Fiorello in serie su YouTube

WebTheatre/ Fiorello in serie su YouTube

di G. Niola - Nato per iniziativa personale, EdicolaFiore diventa un impegno, ma resta scanzonato e indipendente. Fiorello invita tutti alla libera condivisione
di G. Niola - Nato per iniziativa personale, EdicolaFiore diventa un impegno, ma resta scanzonato e indipendente. Fiorello invita tutti alla libera condivisione

Nonostante il fiorire di contenuti per la rete che abbiamo visto in Italia nell’ultimo anno, gli show ancora stentano ad ingranare. Mentre in America l’intrattenimento di stampo televisivo, rimasticato e sputato per andare online come paradossale forma di zombie-format spettacolare (dai più canonici, ai più satirici come Between Two Ferns with Zach Galifianakis , fino ai più duri come Epic Meal Time ), è stato da subito un punto fermo della produzione audiovisiva online, da noi l’unico esperimento significativo in materia è stato quello di Nonno Giò , un talk show con pupazzi tutto centrato sulle webstar (e in fondo non era nemmeno male).

EdicolaFiore

Per questo motivo è molto significativo il sottile passaggio delle gag dall’edicola di Fiorello da video UGC di lusso a format.
In origine, quando Fiorello aveva aperto un account Twitter tempestato di retweet e citato ampiamente sui quotidiani, i video che faceva dall’edicola di mattina prestissimo con gli avventori del caso erano un contenuto come un altro, assieme a qualche imitazione e un po’ di cazzeggio. Nulla di strutturato.
Dopo la chiusura dell’account, da qualche mese l’edicola è tornata ma con un altro approccio, ugualmente scanzonato e decisamente più strutturato. Ora EdicolaFiore è un titolo, ha un proprio account Twitter (anche se ne sfrutta uno YouTube non omonimo) ed è marcato da passaggi e ritualità tra il paradossale e il canonico. Un esempio su tutti sono l’introduzione di una forma di sigla , la ricorrenza di personaggi fissi e anche un promo in linea con il grottesco che caratterizza la serie.

EdicolaFiore, con la prassi e i tempi di Fiorello, è di fatto diventato un show per la rete, caratterizzato da molti elementi tipici degli spettacoli di Fiorello, declinato da internet, come il contrappunto musicale continuo e live. EdicolaFiore è il primo format online davvero realizzato in totale indipendenza (anche se sarebbe più corretto dire senza mezzi) da una personalità dello spettacolo tradizionale, anzi dalla più potente, apprezzata e seguita in assoluto.
Benché somigli più ad uno show radiofonico che ad uno televisivo, EdicolaFiore fa il lavoro delle produzioni per internet: abbassa lo sguardo ad altezza utente, non si propone come un prodotto sofisticato ma punta sulla sensazione di immediatezza e sulla percezione dell’immedesimazione (il “ci potrei essere anche io lì”, che sia o non sia vero).
Non a caso lo show è stato ripreso con più rigore e regolarità di quanto avvenisse con i tweet e lo stesso Fiorello, nelle diverse puntate è il primo a promuovere la syndication gratuita, cioè a ricordare le diverse fonti che riprendono le puntate (Roxy bar tv, RTL 102.5 TV, Corriere TV, Repubblica TV ecc.) e ad invitare quanti altri a fare lo stesso “Tanto è gratis!”.

Ciliegina sulla torta, è arrivata anche la notizia che Sky Uno HD (il canale che ha mandato in onda l’ultimo spettacolo di Fiorello) mette in palinsesto l’edicola, con una trasmissione alle 10 e una replica alle 21. Questo significa regolarità, un impegno, un appuntamento e una struttura, regole con le quali ad un certo punto gli show per la rete devono confrontarsi. Soprattutto significa che anche la tv riconosce lo statuto di programma a quei video.
Certo, EdicolaFiore è un format totalmente dipendente dal suo conduttore, è impensabile senza un nome di richiamo e difficilissimo (se non impossibile) senza Fiorello. Benché si rifaccia a tanta televisione che mette al centro il grottesco quotidiano (Gianni Ippoliti in primis) ha un suo modo radiofonico di muoversi tra le diverse voci e di gestire l’improvvisazione, soprattutto essendo un format che parla d’attualità (benché blandamente) ha una chiara visione dei fatti ed esprime opinioni.

Fiorello, che di certo non ha problemi a trovare lavoro, ha tentato di fare qualcosa di libero e personale usando la rete. A prescindere dalla bontà del risultato (decisamente altalenante) la televisione online e poi quella reale l’hanno subito mangiato, inglobato e fatto proprio. Canali, siti e programmi affamati di contenuti di intrattenimento (specie se con un nome simile da spendere) l’hanno fatto proprio in barba all’idea di esclusiva e il primo show open della rete italiana, fino a che durerà almeno, ha cominciato a lavorare per creare una consapevolezza più diffusa dell’assottigliarsi dei confini.
Se Fiorello con poco (anzi con niente, nemmeno con un montaggio) fa uno show online, puntando su se stesso e questo diventa un contenuto pregiato per gli altri operatori, quanto manca ad una programmazione più seria in materia?

EDICOLAFIORE 10/12/12

EDICOLAFIORE 2/12/12

EDICOLAFIORE Sigla

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
13 dic 2012
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