Wi-Fi e UMTS non sono concorrenti

Wi-Fi e UMTS non sono concorrenti

Ad affermarlo è il presidente di ICA-NET, società da tempo impegnata nel wireless, che torna ancora una volta sul decreto sul wi-fi, sul WLL e sul ruolo della nuova connettività
Ad affermarlo è il presidente di ICA-NET, società da tempo impegnata nel wireless, che torna ancora una volta sul decreto sul wi-fi, sul WLL e sul ruolo della nuova connettività


Roma – Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento di Marco Piai, presidente di ICA-NET, sulla questione centrale dello sviluppo del broad band wireless in Italia

Sono il presidente di una società, la ICA-NET srl, che si è occupata di sviluppare e realizzare come progetto sperimentale probabilmente la più grande rete Wireless in Italia. Seguendo le orme di altri ISP sia in Europa che negli USA abbiamo deciso di applicare la tecnologia Wireless come alternativa alle linee dedicate (xDSL) per le connessioni dell’ultimo miglio.

Da alcuni anni ci documentiamo e testiamo apparati wireless.
Finalmente nello scorso ottobre abbiamo ottenuto un’autorizzazione per poter sperimentare il Wi-Fi ad uso pubblico e nell’arco di un paio di mesi abbiamo realizzato una rete Wireless che copre il territorio di più di 10 centri nella provincia di Torino, con 600 abitanti distribuiti su un’area geografica molto estesa.

Come sperimentatori e data la peculiarità della rete da noi realizzata siamo stati convocati dal Ministero prima dell’emissione del decreto sul Wi-Fi, per prenderne visione e comunicare loro eventuali commenti e suggerimenti. La bozza non presentava nessuna limitazione mentre all’uscita del decreto la regolamentazione poneva dei vincoli sul campo di applicazione delle reti Wi-Fi ad uso pubblico.

La nostra prima impressione era quella che il decreto voleva salvaguardare gli investimenti degli operatori WLL e UMTS . Però ritengo doveroso esprimere un parere, visti anche gli ingenti investimenti effettuati dalla mia società, sia nei confronti di UMTS che WLL.

Le tecnologie sono molto diverse e consentono un diverso modo di comunicazione.
UMTS è un valido sistema di comunicazione mobile, anche se non comprendo l’effettiva necessità di comunicare in videofonia; mentre WLL è sì la tecnologia dell’ultimo miglio per mezzo di onde radio, ma con dei costi di realizzazione decisamente esorbitanti. Il Wi-Fi può essere lo strumento ideale per la connettività last miles nelle zone ad alto digital divide.

Non vedo concorrenza tra UMTS e WI-FI se non proprio nelle aree a frequentazione pubblica (stazioni ferroviarie, aeroporti, ecc) dove è più facile anche per i gestori licenziatari avere un grande bacino di utenze, mentre nei comuni montani e scarsamente popolati gli investimenti in tecnologia UMTS e WLL non garantiscono dei ritorni economici che giustificano la realizzazione degli impianti.

Inoltre è molto importante differenziare l’applicazione di Wi-Fi come servizio Hot Spot da quello di Ultimo miglio . Il primo permette la mobilità degli utenti (in netta concorrenza con la telefonia mobile) e il secondo consente il collegamento di edifici o postazioni fisse utilizzando antenne direttive, facilitando la realizzazione di impianti, a larga banda, in centri storici nelle località già disagiate (anche gli operatori WLL e UMTS potrebbero scegliere questa tecnologia per portare i servizi nelle zone sopra citate).

In merito alla lettera di Ermanno Delia della T.NET , apparsa sul vostro sito, mi trovo pienamente d’accordo, e vorrei aggiungere che non è corretto limitare l’uso di una tecnologia “pulita” solo per tutelare gli investimenti di poche aziende. In Italia ci sono centinaia di ISP che potrebbero implementare servizi di connettività, slegati da altri gestori, in completa autonomia portando così nuova linfa al mercato dell’IT.

Spero che possa essere compresa la differenza di servizio che esiste tra le varie tecnologie e che vengano tutelati tutti gli investimenti, sia quelli dei gestori nazionali sia quelli degli ISP locali; e vengano anche tutelati gli utenti che devono poter scegliere di avere la connettività larga banda in un mercato di libera concorrenza, dove le tecnologie possono essere integrate tra loro.

Concludendo, mi complimento con Voi per il vostro quotidiano, continuate così.
Grazie.

Marco Piai
ICA-NET srl

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Pubblicato il
25 lug 2003
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