Roma – Trasformare i propri clienti di connettività broad band wi-fi in rivenditori di quella stessa connettività ai propri vicini. Questa l’idea dietro il progetto NetShare varato dal provider americano Speakeasy .
In pratica tutti i clienti wi-fi di Speakeasy potranno condividere a pagamento il proprio accesso wi-fi, facendo pagare ai propri vicini l’accesso con un canone che va dai 20 ai 100 dollari. Sull’importo pagato dai vicini per accedere al proprio wi-fi, l’utente può trattenere il 50 per cento, somme che possono anche coprire interamente il costo dell’abbonamento dell’utente venditore. Non solo, l’importo pagato dal vicino viene deciso proprio dall’utente che lo vende, in modo del tutto autonomo.
Il progetto NetShare di Speakeasy prevede che sia il provider ad occuparsi di tutte le questioni burocratiche e amministrative, fornendo ai vicini del proprio cliente le caselle di posta elettronica e gli altri servizi di connettività.
L’obiettivo dell’operazione, naturalmente, è quello di moltiplicare i clienti senza aumentare la banda disponibile e mettendo in campo un tipo di “agente commerciale”, il proprio utente, che vive accanto al potenziale nuovo cliente.
Tutto questo non è una novità. Da tempo chi dispone di accesso wi-fi in molti casi lo condivide con il vicinato, una pratica contro cui più volte sono insorti i grandi fornitori di connettività wi-fi, timorosi di perdere potenziali abbonati. Nel caso di SpeakEasy, invece, questo meccanismo viene in qualche modo “istituzionalizzato” e agevolato, con vantaggi per tutti.